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Coronavirus

Coronavirus: 1.273 le persone positive in Liguria (181 nelle ultime 24 ore), 151 i morti

Controlli e nuove restrizioni a partire da questo weekend per evitare assembramenti

Le persone positive al coronavirus in Liguria sono 1273 stando agli ultimi dati ufficiali arrivati nel tardo pomeriggio di sabato (181 malati in più rispetto a venerdì). I morti sono 152 dall'inizio dell'emergenza (33 più di venerdì). 

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 727 sono ospedalizzati, di cui 129 in terapia intensiva, 430 sono al domicilio (125 più di venerdì), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 116 (23 più di venerdì).

«I numeri non smentiscono le previsioni che abbiamo fatto - ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante una diretta Faceook sabato sera - la curva dell'epidemia è ancora in espansione anche se la giornata di oggi si è svolta ordinatamente. Le persone stanno responsabilmente comprendendo che dal loro atteggiamento dipende il futuro di questa battaglia e sono rimaste a casa. Sono orgoglioso che fino a oggi nessuno è rimasto senza le cure di cui aveva bisogno: tutti coloro che hanno bussato alla porta della nostra sanità sono stati accolti. La prossima settimana salrà ulteriormente il numero delle nostre terapie intensive. È una situazione difficile ma i numeri ci dicono che sta funzionando la macchina dell'emergenza. Nei prossimi giorni arriveranno ulteriori mascherine, ne stiamo già distribuendo alle forze dell'ordine, agli impiegati pubblici, a chi lavora per i servizi pubblici essenziali: la distribuzione è complessa, verrà data la proprità a chi ne ha più bisogno. Nei prossimi giorni continuerà l'ordinanza che abbiamo fatto venerdì, ci dovete dare una mano tutti quanti per "togliere l'aria" al virus. Stiamo gestendo al porto di Savona anche l'arrivo di una nave da crociera, la nostra Protezione Civile con un ponte di trasporto sta rimpatriando tutti gli italiani a bordo, stiamo trasferendo nelle loro nazioni d'origine gli ospiti stranieri. Tutti coloro che resteranno sulla nave dovranno fare la quarantena sulla nave, sono persone che non riescono a tornare a casa a causa del blocco degli aerei, e saranno prese in cura dalla Protezione Civile nazionale perché abbiamo chiesto che non incidano sulla nostra sanità. Per i risultati dei provvedimenti dovremo aspettare ancora qualche giorno, ma dalla prossima settimana speriamo di vedere numeri in calo». Il governatore si è raccomandato: «Domenica in casa, mi raccomando, dipende da voi, non dobbiamo lasciare spazio al nostro terribile nemico virus».

Gli ospedalizzati 

I 727 ospedalizzati sono così suddivisi:

  • Asl1 - 125 (16 in terapia intensiva)
  • Asl2 - 118 (14 in terapia intensiva)
  • ASL 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 8 
  • Asl 3 Villa Scassi – 73 (13 in terapia intensiva)
  • ASL 3 Micone di Sestri Ponente - 0
  • Asl4 – 35 (10 in terapia intensiva) 
  • Asl5 - 56 (15 in terapia intensiva)
  • San Martino – 126 (37 in terapia intensiva)
  • Galliera – 125 (16 in terapia intensiva)
  • Evangelico – 61 (8 in terapia intensiva)

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 9 (1 più di venerdì).

Le persone in sorveglianza attiva sono 2090, così suddivise:

  • Asl1: 486
  • Asl2: 301
  • Asl3: 427
  • Asl4: 366
  • Asl5: 510

I decessi

Nel corso della giornata di sabato 21 marzo, sono stati segnalati dalle direzioni sanitarie degli ospedali i seguenti decessi dovuti a coronavirus:

Ospedale San Martino:

- Paziente nato e residente a Mele di 70 anni, presso la Rianimazione 3° piano Monoblocco, deceduto alle 19:30 di venerdì.

- Paziente nato in provincia di Barletta ma residente a Genova di 83 anni, presso il reparto di Malattie Infettive, deceduto alle 23:15 di venerdì sera

- Paziente nato e residente a Genova di 93 anni, presso il Padiglione 10, deceduto alle 8:15 sabato mattina.  

- Paziente nata e residente a Genova di 71 anni, presso la Rianimazione del Monoblocco, alle ore 11:00 di sabato.

Ospedale Galliera:

- Uomo, 87 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 16.40 del 20 marzo, ricoverato presso S.C. Malattie Infettive, con comorbità.

- Donna, 83 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 2.34 del 21 marzo, ricoverata presso S.C. Malattie Infettive, con comorbità.

- Uomo, 81 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 6.47 del 21 marzo, ricoverato presso S.C. Malattie Infettive, con comorbità.

- Uomo, 74 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 9.05 del 21 marzo, ricoverato presso S.C. Rianimazione, con comorbità.

Presidio ospedaliero Asl 5:

- Donna di anni 99, ricoverata in Pneumologia (ospedale Sant’Andrea), residente nel comune di Bolano (SP), deceduta il 20.03.2020

- Uomo di anni 76, ricoverato in Malattie Infettive (ospedale Sant’Andrea), residente nel comune di Bolano (SP), deceduto il 20.03.2020

- Uomo di anni 72, ricoverato in Medicina (ospedale Sant’Andrea), residente nel comune di La Spezia, deceduto il 21.03.2020

Presidio ospedaliero Asl 1:

- Paziente di 97 anni, della provincia di Imperia, deceduta venerdì sera all’Ospedale di Imperia

- Paziente di 92 anni, della provincia di Imperia, ricoverato il 14 marzo e deceduto venerdì sera all’Ospedale di Sanremo

- Paziente di 87 anni, della provincia di Imperia, ricoverata il 16 marzo e deceduta venerdì sera all’Ospedale di Sanremo.

Presidio ospedaliero Asl 2:

- Uomo di 84 anni della provincia di Savona

- Donna di 89 anni della provincia di Savona

- Uomo di 78 anni della provincia di Savona

Tricolore sul ponte e sul palazzo della Regione

Venerdì sera, sia la facciata del palazzo di Regione Liguria, sia il nuovo viadotto sul Polcevera in costruzione, sono stati illuminati con i colori della bandiera italiana: un messaggio di speranza e unità. Lo scenario sul ponte verrà ripetuto anche sabato a partire dalle 19,30, e il terzo impalcato da 100 metri è stato arricchito da una bandiera dell'Italia.

Le iniziative solidali

Le iniziative solidali non si fermano: sabato i Vigili del Fuoco di Genova hanno consegnato una lettera di ringraziamento al personale sanitario degli ospedali, e alla Protezione Civile sono state consegnate 100mila mascherine regalate dalla città cinese di Guangzhou, gemellata con la Superba.

La Liguria quinta in Italia per incidenza del virus

«Come ci aspettavamo, stiamo raggiungendo il picco della curva dei contagi - ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Questo comporta dolorose perdite, che abbiamo avuto anche oggi. La Liguria è quinta in Italia per incidenza del virus rispetto alla popolazione: lo sforzo del nostro sistema sanitario è assoluto. Rispettare le regole e fare ciascuno la propria parte è fondamentale, adesso più che mai. Oggi il rischio è troppo elevato ed è troppo elevato il numero decessi e ricoveri per consentirci leggerezze».

Nuove misure restrittive e controlli

Venerdì nel tardo pomeriggio Toti - dopo un incontro con il Governo - ha firmato un'ordinanza con ulteriori misure restrittive, chiedendo ai sindaci dei comuni liguri di individuare i luoghi ritenuti idonei a potenziali assembramenti. In questi luoghi, dalle 00,00 di sabato 21 marzo alle 24 di venerdì 3 aprile, saranno vietati la presenza e gli spostamenti di persone fisiche, secondo le modalità e nell'arco temporale stabilito dai sindaci stessi con proprie ordinanze. Sarà anche vietato, sempre nello stesso periodo, lo spostamento delle persone fisiche dalla loro residenza alle seconde case.

Poche ore dopo, un'ordinanza del Ministero della Salute ha sancito il divieto di accesso del pubblico a parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici. Inoltre non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto. Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunquenel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Vietato anche qui lo spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza. Tutto questo, fino al 25 marzo.

Proprio per evitare gite e assembramenti, il sindaco di Genova Marco Bucci ha annunciato che nel weekend saranno impiegate 500 persone - tra Polizia Locale e Protezione Civile - a presidiare i luoghi in cui potrebbero crearsi assembramenti. E in più, venerdì sera, sulla scia dei provvedimenti di Regione e Governo, ha firmato una nuova ordinanza che stabilisce il divieto e l’accesso a tutte le aree di verde pubblico del territorio, il divieto di transito e di permanenza in luoghi prospicienti la battigia (quali arenili, scogliere, tutte le passeggiate prospicienti il mare comprese Corso Italia lato mare e Boccadasse, le spiagge), e anche in questo caso il divieto di spostamento delle persone fisiche dalla loro residenza o abituale domicilio presso le seconde case. Le misure sono in vigore dalle ore 0:00 di sabato 21 marzo alle ore 24:00 di domenica 22 marzo 2020.

La Costa Luminosa arrivata in porto a Savona

Al via sabato pomeriggio le operazioni di trasferimento dei passeggeri della nave Costa Luminosa, attraccata da questa mattina nel porto di Savona con a bordo 84 persone sintomatiche in isolamento obbligatorio in cabine dedicate.

Le autorità marittime a bordo stanno effettuando le verifiche sanitarie. Venerdì durante lo scalo effettuato a Marsiglia sono stati sbarcati 721 ospiti in prevalenza francesi, tedeschi, austriaci, americani e canadesi. Al momento rimangono quindi a bordo 716 ospiti di varie nazionalità (di cui 84 con sintomi, in isolamento).

L’obiettivo è sbarcare tutti i passeggeri, italiani e stranieri, che possano essere accompagnati al proprio domicilio attraverso l’organizzazione di trasporti protetti organizzati della Protezione civile con la Croce Rossa, in collaborazione con Costa Crociere. È quanto emerso durante la riunione in videoconferenza del Comitato di coordinamento dei soccorsi, coordinato dalla Prefettura di Savona alla presenza del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale e dell’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone. In collegamento, rappresentanti dell’Unità di crisi nazionale, del ministero degli esteri, della Questura di Savona e di Costa Crociere.

«Concluse le visite a bordo da parte di Usmaf - spiega il presidente Toti - i primi a partire oggi pomeriggio sui pullman dedicati saranno i liguri, insieme agli altri italiani residenti nelle regioni del centro nord mentre domani mattina partiranno i connazionali residenti nel centro-sud d’Italia. Il nodo che rimane da risolvere riguarda i passeggeri e i membri dell’equipaggio che, sintomatici o positivi al Covid-19, rimarranno a bordo o saranno portati in una struttura a terra idonea per la quarantena: abbiamo ribadito in tutte le sedi che la Liguria non può gestire da sola questa partita, né a livello sanitario né di Protezione civile. Finora non siamo arrivati a dover scegliere chi curare e chi no: questa nave rischierebbe di essere la goccia che fa traboccare il vaso perché non abbiamo posti letto sufficienti né di Terapia intensiva né di Media intensità per farci carico anche di passeggeri che avessero bisogno di un ricovero in ospedale. Per questo, una volta effettuati i trasferimenti dei passeggeri con i trasporti protetti, o la nave verrà spostata in un altro luogo dove ci sia una maggiore disponibilità di posti letto negli ospedali, oppure, se si rimanesse a Savona, andrà gestita con il trasporto fuori Liguria dei pazienti che dovessero ammalarsi e aver bisogno di un ricovero».

Bassetti: «C'è ancora troppa gente in giro»

«Si chiude la terza settimana di emergenza, una settimana difficile per tutto il personale sanitario, voglio ringraziare tutti per l'abnegazione che hanno dimostrato, hanno lavorato tutti h24 - ha detto l'infettivologo Matteo Bassetti - abbiamo un dato relativo alla mortalità influenzato dall'età media alta dei pazienti, e avendo avuto come primo impatto un'epidemia arrivata direttamente dalla Lombardia. Ma abbiamo anche tanti guariti. Per quanto riguarda il San Martino l'età media dei decessi è stata di 84 anni, decisamente elevata, ma è importante il gran numero di dimessi di cui 2 completamente negativi. Iniziano ad esserci dimessi "veri" perché il dimesso positivo in qualche modo non può tornare in comunità mentre quello negativo sì. Prossimamente avremo parecchie dimissioni, il sistema sta funzionando. Vedo ancora però troppa gente in giro, e noi che siamo a contatto con i pazienti ci accorgiamo che le persone ricoverate non hanno seguito le procedure. Qualcuno è arrivato dicendo di aver fatto una cena con amici, altri hanno detto di essere usciti. Questi atteggiamenti non vanno bene. Se non ci mettiamo a remare dalla stessa parte i contagi saranno sempre di più e il nostro sistema sarà sempre più in difficoltà». 

Il picco previsto per la prossima settimana

Difficile dire quando sarà il picco: «La nostra curva è meno rigida rispetto a quella della Lombardia grazie alle misure di contenimento prese immediatamente - ha detto Toti - ma quelle prese negli ultimi 10 giorni daranno i loro risultati negli ultimi giorni. Ci auguriamo che il picco e la discesa siano nel corso della prossima settimana, ciò avverrà se saremo stati in grado di osservare tutti le regole».

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