Cluster al Galliera, scoperti altri due positivi
Il paziente che ha dato vita al focolaio non era vaccinato contro il covid. Prima di risultare positivo, è stato sottoposto ad almeno tre tamponi molecolari, sempre negativi
Altri due pazienti dell'ospedale Galliera sono risultati positivi al covid-19 nell'ambito del cluster, che ha visto finora coinvolte sette persone ricoverate (tre vaccinati e tre non vaccinati, oltre al primo caso). Gli ulteriori due positivi sono stati scoperti solo tramite i tamponi in quanto asintomatici.
Nessuno dei pazienti positivi è finito in rianimazione in quanto i non vaccinati sono stati trattati subito con anticorpi monoclonali. Si trovano tutti ricoverati nei reparti di malattie infettive e degenza breve covid e le loro condizioni sono stazionarie.
Il paziente che ha dato vita al focolaio non era vaccinato contro il covid ed è entrato in pronto soccorso con tampone molecolare eseguito in giornata stessa e risultato negativo. Prima di risultare positivo, è stato sottoposto ad almeno altri due tamponi molecolari, sempre negativi, fanno sapere dall'ospedale.
Si esclude che abbia contratto il virus dal personale sanitario. L'ipotesi più accreditata è che stesse già covando la malattia, ma i primi tamponi non hanno dato segnali in tal senso. Dunque l'episodio dimostra come sia legittimo il dubbio del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, secondo il quale "l'efficacia del tampone equivale quasi al lancio di una moneta".
"Nell'ultimo mese, in particolare, vista l'enorme necessità di tamponi per ottenere il green pass, sul mercato sono entrati molti prodotti non particolarmente accurati. Già i tamponi rapidi avevano una capacità del 70% di identificare un soggetto infetto. L'estensione del numero di tamponi effettuati anche da persone non particolarmente esperte ha fatto sì che la sensibilità scendesse al 50-55%", ha affermato Cartabellotta.