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Pfizer taglia i vaccini covid, il consigliere Sansa: «Sciopero del sesso per boicottarli»

La multinazionale americana produce, tra le altre cose, anche la famosa pillola blu. E l’ex candidato alla presidenza delle Regioni lancia la proposta a mezzo social. Pioggia di commenti: «Ma è ironico o serio?»

Uno “sciopero del sesso” per boicottare Pfizer, produttrice oltre che dal primo vaccino anti coronavirus anche del Viagra e del Tavor, che ha recentemente tagliato la fornitura delle dosi all'Italia e di conseguenza anche alla Liguria.

La proposta campeggia a chiare lettere sulla pagina Facebook del consigliere regionale Ferruccio Sansa, giornalista ed ex candidato alla presidenza della Regione. Che citando anche il Tavor - altro farmaco prodotto da Pfizer, questo non per le disfunzioni erettili ma con funzioni ansiolitiche e sedative - suggerisce di «boicottarli. Saremmo un po' meno frizzanti e più ansiosi. Ma chissà che non possa essere un'arma per piegare il colosso Pfizer. Quello che doveva fornirci milioni di vaccini mentre invece le dosi arrivano con il contagocce».

«Pfizer e AstraZeneca annunciamo enormi ritardi nella consegna delle dosi. Sono a rischio la campagna vaccinale e migliaia di vite. Gli anziani dovranno attendere molti mesi - dice ancora Sansa - Come è potuto succedere? In parecchi, vedi il Fatto Quotidiano di oggi, ormai ritengono che i vaccini vadano ai paesi che pagano di più.

Si sostiene - perché i contratti sono tutti secretati - che Israele li abbia pagati 28 euro a dose contro i 14,5 dell'Europa. Lo scrive il Fatto: ad aprile in Israele tutti i cittadini sopra i 16 anni potrebbero essere vaccinati. Che cosa possono fare gli Stati? Certo, ci sono le azioni legali. Ma sono lente e complesse. Resta la via di pretendere i brevetti del farmaco per produrlo in grandi quantità».

«Finora le sorti della nostra salute restano nelle mani di big pharma. Ma se nessuna di queste armi risultasse efficace? - si chiede ancora l’ex candidato alla presidenza della Regione - Forse cittadini forse hanno in mano un'altra arma: 'boicottare' le società che ci hanno mandato i vaccini con il contagocce. Pfizer, per dire, è un colosso noto nel mondo perché produce tra gli altri il vVagra (che ha ridato vigore non solo ai maschi, ma anche ai bilanci). Per non dire di Tavor e Xanax, i re degli ansiolitici, i farmaci più venduti in America. E poi prodotti contro ipertensione, emorroidi e compagnia non tanto bella. Forse la strada per fare pressione sui colossi del farmaco è questa. Come le donne greche che nella Lisistrata di Aristofane facevano lo sciopero del sesso per costringere gli uomini a non fare più la guerra».

«Facciamo anche noi uno 'sciopero del sesso'? - conclude Sansa lanciando la proposta, che ha suscitato qualche perplessità sull'eventuale ironia con cui è stata avanzata - Stop al Viagra, ma anche ad altri farmaci di Pfizer e magari Astra Zeneca? Diteci cosa ne pensate. Ps. E comunque, per chi proprio non ne vuole o può fare a meno, esistono i medicinali generici».

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