rotate-mobile
Coronavirus

Covid, Bassetti: "La combinazione più efficace guarito e poi vaccinato"

L'immunità ibrida sarebbe quella che garantisce la miglior difesa e il minor rischio di infezione. La durata della protezione dei guariti può arrivare fino a 15 mesi dall'esordio dei sintomi

Il direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino, Matteo Bassetti, ha riportato in un lungo post i risultati di alcuni recenti studi sul coronavirus. "Mettendo insieme chi è oggi guarito dal covid con chi è vaccinato - dice Bassetti - abbiamo ampiamente raggiunto una immunità nazionale di sicurezza che supera oggi il 95%. Credo che sia un risultato straordinario che ci consente di affrontare questa super-circolazione virale con cauto ottimismo".

"Numerosi studi recenti - spiega l'infettivologo - hanno valutato la differenza tra essere vaccinati e essere guariti dal covid. Uno dei primi studi ha confrontato persone che avevano ricevuto due dosi di vaccino Pfizer, persone non vaccinate guarite e persone guarite e con successiva dose di vaccino (immunità ibrida). La combinazione più efficace nel diminuire il rischio di infezione consisterebbe nell'essere guarito e poi vaccinato".

"In uno studio che ha confrontato i livelli di anticorpi dei guariti con quelli dei vaccinati con doppia dose - prosegue Bassetti - è stato evidenziato un picco di anticorpi molto maggiore nei soggetti vaccinati rispetto ai guariti, ma nei vaccinati dopo 6 mesi dalla seconda dose scendevano velocemente, mentre nei guariti rimanevano elevati negli 8 mesi successivi all'infezione".

"La protezione - spiega ancora l'infettivologo - richiede il mantenimento di un livello di anticorpi sopra una certa soglia, che viene conseguita tramite la somministrazione di booster. La vaccinazione di persone guarite porta ad un rapido e potente richiamo dell'immunità umorale anche dopo una singola dose".

"I livelli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Omicron sono bassi e durano poco dopo una o due dosi di vaccino, ma sono aumentati nelle persone con immunità ibrida - prosegue Bassetti -. Le varianti Omicron possiedono una potente attività di immuno-escape e che mostrano bassa cross-reattività con le varianti precedenti. Conseguentemente persone che sono state infettate solo con tale variante potrebbero non avere sufficiente protezione nei confronti delle precedenti contro le quali la vaccinazione rimane raccomandata".

"Uno studio molto recente ha valutato la durata della protezione dei guariti - chiarisce il professore -: 12 mesi dopo l'infezione l'82% dei pazienti aveva ancora anticorpi neutralizzanti. La terza dose di vaccino risulta fondamentale nel garantire una risposta anticorpale neutralizzante consistente contro le due varianti omicron".

"Sapere se è maggiore la durata della protezione da vaccino o da guarigione appare alquanto complesso - spiega Bassetti -. Ogni individuo e ogni sistema immunitario è diverso e difficilmente prevedibile. Inoltre la comparsa di nuove varianti ha complicato ulteriormente la situazione poiché anche i vaccini hanno dimostrato minor immunogenicità con conseguente ridotta durata di protezione. Resta intatta tuttavia sia per i vaccini (con dose booster) che per i guariti la capacità di prevenire le forme più gravi e l'ospedalizzazione".

"Dagli studi fin qui condotti - conclude - emerge che la durata della protezione dei guariti può arrivare fino a 15 mesi dall'esordio dei sintomi. La protezione più solida e duratura risulterebbe quella conferita dall'immunità ibrida (guarito + vaccino)".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, Bassetti: "La combinazione più efficace guarito e poi vaccinato"

GenovaToday è in caricamento