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Coronavirus

Nuovo decreto: 9-10 gennaio zona arancione, slitta l'apertura delle superiori

Sino al 15 gennaio vietati gli spostamenti fuori dai confini regionali, anche nei giorni gialli. Le scuole secondarie riaprono l'11 gennaio

Il Consiglio dei Ministri, terminato la notte scorsa inoltrata, ha approvato il decreto che introduce nuove “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Nello specifico, il decreto prevede che il weekend del 9 e 10 gennaio sia, per tutta Italia, arancione - classe di rischio alta - con conseguente divieto di uscire dai confini comunali, bar e ristoranti chiusi e scuole superiori chiuse sino all’11 gennaio.

Nel weeekend arancione restano in vigore la deroghe già previste nel periodo natalizio: la possibilità di spostarsi, una sola volta al giorno e in un massimo di due persone verso una sola abitazione privata della propria regione, e la possibilità, per chi vive in Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, di spostarsi in un raggio di 30 chilometri, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Negli altri giorni, almeno sino al 15 gennaio, sarà in vigore una zona gialla in cui non sarà però possibile spostarsi tra regioni: bar, ristoranti e negozi saranno aperti e ci si potrà spostare liberamente solo all’interno del territorio regionale.  

Il nuovo testo rivede inoltre i criteri per l'individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone "arancioni" e "rosse".

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