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Coronavirus

De Ferrari, sanitari manifestano contro l’obbligo vaccinale: «No ai ricatti, vogliamo scegliere»

La protesta è stata organizzata da Cub Sanità Liguria: i partecipanti chiedono diritto di scelta se vaccinarsi o meno contro il coronavirus e modifiche al decreto legge

No all’obbligo vaccinale contro il coronavirus per i sanitari: con questa richiesta sono scesi in piazza venerdì pomeriggio decine di lavoratori appartenenti al comparto sanità, nell’ambito della manifestazione organizzata a De Ferrari da Cub Sanità Liguria.

In piazza diverse figure professionali del mondo sanitario, dagli infermieri agli operatori socio-sanitari passando per personale medico, tutti con cartelli e striscioni che invocano la libertà di scelta: “Liberi di scegliere, no a ricatti per i lavoratori”, è lo slogan della manifestazione, e ancora "noi siano i primi, chi sarà il prossimo?".

«Il decreto prevede il demansionamento, il trasferimento sino alla sospensione senza retribuzione per gli operatori sanitari che decidono di non vaccinarsi, facendo passare per assodata l’assoluta efficacia del vaccino e che esso sia l’unica soluzione alla gestione della pandemia - fanno sapere dal Cub - invece l’Istituto Superiore di Sanità afferma senza fraintendimenti che la vaccinazione anti covid non dà la certezza di essere sicura per chi la fa, non dà la certezza di non contagiare gli altri, ma soprattutto ricatta i lavoratori mettendoli nella condizione di dover scegliere se rinunciare a tutelare la propria salute o a sfamare la propria famiglia».

La richiesta è quella di impedire che il decreto sia trasformato in legge senza modiche all’articolo 4 (quello che istituisce l’obbligo vaccinale), e inserirvi ammortizzatori sociali “che garantiscano almeno l’80% dello stipendio per gli operatori eventualmente sospesi dal servizio”.

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