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Coronavirus: jogging e passeggiate con i figli, anche Genova si adegua

Nel susseguirsi di nuove disposizioni per contenere l'emergenza coronavirus si rischia di confondersi. Si può uscire per fare un po' di sport o per portare fuori i figli, ma con precise limitazioni. Le sanzioni possono arrivare fino a tremila euro

Duecentocinquanta persone multate in due giorni. È quanto accaduto a Genova fra il 30 e il 31 marzo. I numeri sono raccolti sul sito della prefettura e comprendono i controlli di tutte le forze dell'ordine in campo per fare rispettare le misure di Comure, Regione e governo per il contenimento dell'emergenza Coronavirus.

Mercoledì 1 aprile il premier Conte ha annunciato la proroga delle misure restrittive attualmente in vigore sino al 13 aprile. Fino alle ore 24 di domenica 5 aprile 2020 invece è in vigore l'ordinanza del sindaco Bucci, che vieta «l'accesso a tutte le aree di verde pubblico del territorio, il transito e la permanenza in luoghi prospicienti la battigia (quali arenili, scogliere, tutte le passeggiate prospicienti il mare comprese Corso Italia lato mare e Boccadasse, le spiagge) e gli spostamenti delle persone fisiche dalla loro residenza o abituale domicilio verso le seconde case».

Una risposta alla domanda 'posso uscire con mio figlio?' è arrivata nei giorni scorsi dal ministero degli Interni, che ha chiarito che «per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell'ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute».

In prossimità della propria abitazione signifa entro duecento metri. Per sicurezza GenovaToday ha chiesto una conferma alla polizia locale proprio questa mattina. La stessa regola vale in risposta alla domanda 'posso andare a correre?'. La risposta è 'sì', ma bisogna restare nel raggio di duecento metri dalla propria abitazione.

Le persone che vengono sorprese a violare queste distanze sono suscettibili di una sanzione amministrativa, che può andare dai 400 ai tremila euro.

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