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Coronavirus, un'azienda abbandona il cantiere del Nuovo Ponte. Bucci: "Andremo avanti comunque"

Il sindaco di Genova: "Abbiamo compensato la mancanza con altre persone, ci stiamo preparando per il montaggio delle pila 10 e 11"

Una delle principali aziende impiegate come subappaltatrici all'interno del cantiere del nuovo ponte di Genova ha deciso di sospendere temporaneamente la propria attività in via precauzionale rispetto all'emergenza Coronavirus. Si tratta della Cossi costruzioni che, dall'inizio dei lavori, aveva impegnato un centinaio di operai specialmente nell'esecuzione di opera e del movimento terra.

 «Una ditta che lavora alla costruzione del nuovo ponte ha deciso di abbandonare il cantiere», ha spiegato il sindaco Marco Bucci. «Questo non perché ci siano persone positive al coronavirus. Molti dei lavoratori della ditta sono lombardi e veneti e in questo momento di crisi preferiscono stare vicino alle loro famiglie. I lavori al ponte proseguiranno comunque,  anche se sono prevedibili dei rallentamenti nella fase di costruzione della pila 10 e 11».

«Dobbiamo arrivare in fondo», ha concluso Bucci. «L'Italia, la Liguria, Genova hanno bisogno del Ponte e il Ponte è un segnale anche della ripresa della nostra economia, della nostra città, della nostra nazione, quindi ci siamo assolutamente attaccati e non molleremo mai questa è la nostra caratteristica da buoni genovesi».

L'azienda Cossi, sede legale a Roma ma storicamente lombarda, valtellinese, era stata salvata nell'estate del 2019 grazie anche a un intervento di Salini Impregilo, che insieme a Fincantieri è parte del consorzio dei costruttori del viadotto PerGenova. I lavori intanto procedono con particolare concentrazione sulle operazioni propedeutiche al varo della campata da 100 metri tra le pile 10 e 11.

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