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Coronavirus

Covid: dai 1.152 ospedalizzati del marzo 2020, ai 257 di oggi

"In questo momento siamo in una fase di stabilità". Questa l'analisi relativa all'andamento della pandemia nella nostra regione del presidente e assessore alla Sanità della Regione, Giovanni Toti

L'Italia si è svegliata tutta in zona bianca all'alba dell'ultima settimana di suddivizione in colori. Giovedì 31 marzo terminerà lo stato di emergenza e decadrà definitivamente la classificazione in zone. Anche il green pass verrà gradualmente abbandonato, secondo il calendario illustrato qui. Domenica 27 marzo, come di consueto, il presidente e assessore alla Sanità della Regione, Giovanni Toti, ha fatto il punto sulla situazione coronavirus e vaccini nella nostra regione.

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"Rispetto al 25 gennaio scorso - spiega Toti -, l'occupazione dei posti letto di media intensità in Liguria è scesa di 545 unità, passando da 802 ai 257 di oggi. Per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva, rispetto allo stesso giorno, l'occupazione è invece calata di 29 unità. In questo momento siamo in una fase di stabilità. Negli giorni scorsi abbiamo assistito a una crescita dei contagi, un segnale di una maggiore circolazione del virus, i cui effetti sono contenuti grazie alla straordinaria campagna vaccinale messa in campo in Liguria. Negli ultimi due giorni, però, il numero complessivo delle persone positive al covid nella nostra regione è sceso".

Il 26 marzo dell'anno scorso i posti letto occupati erano 672 di cui 67 in terapia intensiva. Risalendo allo stesso giorno del 2020, nel pieno della prima ondata, senza vaccini e con tutte le restrizioni per il contenimento della pandemia, gli ospedalizzati erano 1.152, di cui 154 in terapia intensiva.

"In ogni caso, anche per quanto riguarda la circolazione del virus, i numeri che si registrano oggi sono notevolmente inferiori rispetto al picco registrato a fine gennaio scorso: il 23 gennaio registravamo 2.703 casi ogni 100mila abitanti a settimana a livello regionale, contro i 677 di oggi", aggiunge Toti.

"La campagna vaccinale - conclude - ha visto la somministrazione di oltre tremila prime dosi nei primi 26 giorni di marzo, e quasi 40mila terze dosi: su questo fronte, ha ricevuto la dose aggiuntiva l'85,01% delle persone che aveva i requisiti per poterla avere, cioè aver ricevuto la seconda dose da almeno 4 mesi. Sono 1.261 a oggi le persone che hanno ricevuto il vaccino a base proteica Novavax, e 449 le quarte dosi somministrate alle persone immunodepresse".

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