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Coronavirus, altri 215 casi positivi: i contagi sono 1.693, i decessi 212

Il dato complessivo sale ancora: 894 gli ospedalizzati, di cui 138 in terapia intensiva, 657 persone si stanno curando a casa, 142 sono clinicamente guarite

Salgono ancora i contagi da coronavirus in Liguria, in 24 ore in numero ancora maggiore rispetto alla crescita registrata tra sabato e domenica. Lunedì erano infatti 1693 le persone positive, 215 in più rispetto a domenica, quasi 900 (894) sono ricoverate negli ospedali della regione.

Salgono, purtroppo, anche i decessi: 212 a lunedì, 41 in più in 24 ore.  Nella Asl 2, in particolare, a perdere la vità è stato anche un uomo di 43 anni della provincia di Savona, sino a oggi la vittima più giovane in Liguria.

Dalla mattinata di lunedì, intanto, è entrato in vigore il nuovo decreto (leggi qui il testo integrale) annunciato sabato 21 marzo dal premier Conte che prevede chiusure per le attività considerate non necessarie.

«Come era previsto il contagio continua a crescere nella nostra Regione - ha commentato il governatore della Liguria Giovanni Toti lunedì sera -. Nelle curve che ci ha appena mostrato il dottor Ansaldi di Alisa, la curva di degenza dei nostri pazenti sta lievemente flettendo, e può essere letto come un segno positivo, i primi segnali di un'inversione di tendenza che si consoliderà ci auguriamo tutti nei giorni della settimana. È entrato in funzione oggi il famoso ospedale "galleggiante", il traghetto con i primi posti letto per malati di bassa intensità. Abbiamo ancora in gestione il caso della Costa Luminosa, abbiamo ribadito alla Protezione Civile la necessità che i malati di quella nave non vadano ad affaticare ancora di più il nostro sistema sanitario che rischierebbe altrimenti di andare "sott'acqua". Dobbiamo continuare a mantenere in modo rigoroso e consapevole la distanza sociale che le nuove regole ci hanno imposto, da quello dipende la gestibilità del nostro sistema sanitario e la possibilità di offrire cure a tutti».

Coronavirus, la situazione negli ospedali

Dei casi positivi totali, 894 sono ricoverati in ospedale, 138 dei quali in terapia intensiva, 657 persone (176 più di domenica) si stanno curando a casa. I clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) sono 142.

Gli 894 pazienti ricoverati sono così suddivisi:

  • Asl1 - 130 (17 in terapia intensiva)
  • Asl2 - 132 (15 in terapia intensiva)
  • Asl 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 10
  • Asl 3 Villa Scassi – 148 (15 in terapia intensiva)
  • Asl4 - 49 (10 in terapia intensiva) 
  • Asl5 - 75 (14 in terapia intensiva)
  • Galliera – 134 (16 in terapia intensiva)
  • Gaslini - 1
  • Evangelico - 67 (8 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 2093, la maggioranza nel territorio della Asl 1, della Asl 4 e della Asl 5:

  • Asl1: 591
  • Asl2: 360
  • Als3: 277
  • Asl4: 411
  • Asl5: 454

Per gestire l'emergenza, come spiegato anche dal presidente della Regione, Giovanni Toti, sono stati aumentati i tamponi (anche ai sanitari, per consentire loro di tornare al lavoro), e continua il piano di potenziamento delle strutture ospedaliere. Da lunedì i posti letto in terapia intensiva salgono di altre 75 unità, mentre all’ospedale San Martino, hub regionale per la gestione del coronavirus, i ricoverati sono in totale 197.

A oggi i pazienti sono così suddivisi: 38 in Malattie Infettive (tra cui tre passeggeri della Costa Luminosa, due di origini cilene e una donna australiana), 43 nelle varie rianimazioni, 30 al Padiglione 10, altri 72 al Padiglione 12. 

Altri 14 pazienti sono ricoverati nei letti dell’Area Medica Critica al primo piano del Pronto Soccorso, la notizia positiva riguarda 5 pazienti che sono stati nel frattempo estubati.

Dal punto di vista delle attrezzature sanitarie, martedì è previsto l’arrivo di 20 caschi sanitari speciali attrezzati per la gestione di malati Covid, destinati al reparto di Malattie Infettive. Sono state inoltre donate e recapitate al Reparto di Malattie infettive del dottor Bassetti un migliaio di mascherine dall’azienda Lagomarsino Anielli, specializzata in riparazioni navali.

 Anche il flusso solidale per i sanitari non si ferma: molte attività si sono attivate per donare pasti anche in orario serale, specificatamente a Malattie Infettive e al Pronto Soccorso. Matteo Losio del Bruxaboschi ha addirittura preparato dei kit, con ricette e prodotti annessi, per il reparto di Malattie Infettive a uso sostitutivo delle spese che gli operatori che si sono auto isolati dalle famiglie, causa turni, non riescono a fare. La Pizzeria Corner di Brignole invece fornirà da lunedì sera pizze a oltranza al Pronto Soccorso. 

La nave ospedale è operativa, oggi i primi pazienti

Nella giornata di lunedì sono arrivati sulla Gnv Splendid, la nave convertita in ospedale ormeggiata nel porto di Genova, i primi 4 pazienti provenienti dal Galliera, accompagnati sulla nave con ambulanze dedicate.

Si tratta di persone in buone condizioni di salute, che devono trascorrere un periodo di dimissioni protette prima di essere trasferite a domicilio. Il primo modulo accoglierà 25 persone in altrettante cabine singole, oltre al personale sanitario, ma la nave può accogliere in caso di necessità sino a 400 persone.

Toti: «Ricoveri calati del 2%. Crescita attesa, situazione complessa»

Sul fronte sanitario, all'aumento dei casi conclamati di contagio si affianca qualche buona notizia. Nel reparto di Malattie Infettive del San Martino, infatti, sono calati i ricoveri, come confermato dal governatore ligure.

«Medici, infermieri e operatori sanitari lottano da settimane senza sosta per curare i nostri malati di coronavirus. I ricoveri nelle ultime ore sono calati del 2-3%, un timido segnale di speranza che però non deve farci abbassare la guardia. Grazie di cuore a tutti voi, che lavorate nei nostri ospedali e non ci avete mai abbandonato, soprattutto in questi giorni, i più duri per la Liguria. Questa è l’Italia del coraggio che vince la paura. Siamo in ottime mani e ce la faremo».

Sull'aumento dei casi, Toti aveva chiarito che «i numeri che abbiamo di fronte dicono che la situazione è complessa in tutta la regione. Un fatto ampiamente previsto, ma non per questo meno dolorosa. La crescita registrata domenica era attesa, viste le curve di espansione del virus: ci auguriamo che le misure di distanza sociale cominciano a dare i loro effetti nei prossimi giorni. Secondo la task force regionale  stiamo raggiungendo il picco dell’infezione, speriamo fletta rapidamente e ci auguriamo di potervi dare notizie migliori nei prossimi giorni. Per questo continuiamo a dire che chi non ha compiti e ruoli inderogabili perché la vita di tutti noi prosegua, come il personale ospedaliero e le forze dell’ordine che voglio ancora ringraziare, deve restare a casa».

«Più tamponi e nuovi posti letto»

«Da lunedì - ha aggiunto Toti - avremo nuove sale di terapia intensiva in tutta la Liguria, con ulteriori 75 posti letto a scaglioni a partire dalle prossime ore al San Martino. Si tratta di un enorme sforzo per garantire le sale necessarie alle terapie. Oltre a questo e alla cosiddetta nave-ospedale, andremo ad aumentare il numero dei tamponi effettuati».

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L'assessore alla Sanità Sonia Viale ha aggiunto: «Per quanto riguarda i tamponi e i test sierologici ci siamo posti l'obiettivo di aumentare tamponi e lo stiamo facendo ogni giorno, potenziando anche i laboratori. I test sierologici hanno una validità sono importanti per individuare anticorpi specifici e per comprendere alcuni aspetti della diffusione iniziando con i test su operatori sanitari, ricoverati negli ospedali e nelle Rsa. Su questo c’è un avviso pubblico di Alisa per i laboratori».

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«Anche oggi è stata una giornata intensa - prosegue l’assessore alla Sanità Sonia Viale -, con sempre di fronte l’obiettivo prioritario di ricoverare chi ne ha bisogno. L’ospedale Santa Corona è stato individuato come polo per l’emodinamica, mentre la medicina d'urgenza è stata concentrata al San Martino. Questa riorganizzazione, avvenuta in modo rapidissimo, ha come obiettivo quello di fornire cure adeguate a tutti».

Nuovo decreto, escluse dal blocco le grandi opere 

«Per quanto riguarda il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri - ha spiegato ancora Toti - sono esenti dal blocco tutti i cantieri pubblici delle Liguria, le grandi opere, come lo Scolmatore del Bisagno e il nuovo ponte sul Polcevera, i lavori su strade, autostrade, porti, reti idriche. Tutti i cantieri strategici devono andare avanti e lo faranno. È esente la filiera alimentare allargata, come anche quella logistica, con deroghe anche per i servizi di interesse nazionale, come quelli legati alle telecomunicazioni e all’energia».

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Sbarco passeggeri Costa Luminosa: 7 persone ricoverate all'ospedale

Nella tarda mattinata di lunedì, la Regione ha comunicato che tutti i passeggeri ancora a bordo della Costa Luminosa, attraccata sabato nel porto di Savona, saranno trasferiti entro lunedì sera mentre gran parte dei marittimi sarà trasferita martedì, in modo che martedì sera rimanga a bordo solo un centinaio di persone dell’equipaggio, tutte asintomatiche, ritenute indispensabili per garantire il funzionamento della nave. Restano invece negli ospedali liguri i sette passeggeri ricoverati nella giornata di domenica.

Per quanto riguarda i passeggeri, dopo gli sbarchi già effettuati nel fine settimana, lunedì mattina a bordo erano presenti 337 persone, che verranno trasferite tutte entro la serata: gli europei sono sbarcati lunedì mattina e hanno raggiunto il proprio paese via terra mentre un gruppo di olandesi sta partendo con un volo charter dall’aeroporto di Genova. 

Entro lunedì sera torneranno a casa via traghetto anche i 6 italiani delle isole, 4 siciliani e 2 sardi. Con la stessa tempistica anche i rimanenti 189 passeggeri extra europei saranno trasferiti insieme a 180 membri equipaggio, sintomatici e non, in struttura alberghiere individuate e gestite da Costa Crociere nel Lazio e in Toscana.

Per quanto riguarda l’equipaggio, questa sera rimarranno a bordo 650 persone: di queste, 550 saranno trasferite nella giornata di domani con 2 voli charter fino al loro paese d’origine.

«La Liguria sta galleggiando - ha detto il governatore ligure Giovanni Toti - tenendo il passo con i posti nei reparti di media intensità di cura e terapia intensiva necessari per i pazienti liguri che arrivano nei nostri ospedali, sapendo che la curva del contagio non rallenterà nelle prossime ore. Siamo a pelo d’acqua e dobbiamo in ogni modo evitare che la nave diventi l’onda che ci fa andare sott’acqua. Per questo la variabile tempo è fondamentale: non saremo in grado di assistere altre persone che da bordo dovessero aver bisogno di cure intensive. Questo dev’essere chiaro a tutti. Per questo è indispensabile portare il più persone possibile, sia passeggeri sia equipaggio, laddove ci siano ospedali in grado di recepire i sintomatici acuti. In Liguria fino ad oggi abbiamo garantito cure adeguate a tutti coloro che ne hanno avuto bisogno: stiamo compiendo ogni sforzo affinché continui ad essere così. Le prossime ore sono quindi fondamentali per mettere in sicurezza la salute sia di chi sta a bordo sia dei nostri cittadini liguri«

«Se tutto andrà come abbiamo programmato - ha aggiunto l'assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone - entro 72 ore dall’arrivo della nave a Savona avremo trasferito oltre 1400 persone, lasciando a bordo domani sera solo un centinaio di marittimi, asintomatici, che verranno comunque visitati dal personale sanitario. Si tratta di un’operazione molto complessa e articolata, coordinata dalla Protezione civile nazionale e ligure di concerto con tutte le altre Istituzioni coinvolte. Tra stasera e domani, inoltre, la nave troverà collocazione in un’altra banchina, come richiesto dal sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e condiviso da Regione e Capitaneria di Porto. L’obiettivo che ci siamo prefissi è stato fin dall’inizio uno solo: evitare che le persone a bordo possano gravare sul nostro sistema sanitario»,

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