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Tornano in piazza i "no green pass", la protesta del sabato a Caricamento

Usb Porto ha invece confermato lo sciopero nelle giornate di lunedì 25 e martedì 26 ottobre

Dopo lo sgombero del presidio, dopo sei giorni, presso varco Etiopia e il sit-in al Porto Antico, torneranno in piazza i "no green pass" genovesi di Libera Piazza Genova. 

Come ogni sabato hanno annunciato la manifestazione con corteo anche per il 23 ottobre, ma con un cambio di programma. Se solitamente il punto di ritrovo era piazza De Ferrari, questa volta sarà piazza Caricamento. Raduno fissato per le ore 15 e partenza del corteo alle ore 17. 

"Dai tristi eventi che sono accaduti nelle ultime ore - hanno scritto in una nota - stiamo sentendo il bisogno, più che mai intenso, di unirci e di supportarci. La piazza vive e continua il suo incessante lavoro di resistenza giusta e pacifica. Resistere per esistere".

Nel frattempo, dopo lo sgombero, è arrivato anche il comunicato del coordinamento dei portuali Usb di Genova, Livorno, Trieste, Civitavecchia e Taranto, che ha confermato il nuovo sciopero, a Genova nelle giornate di lunedì 25 e martedì 26 ottobre. "No alle strumentalizzazioni che questa categoria sta subendo a causa del parallelismo con movimenti che nulla hanno a che vedere con la difesa del diritto al lavoro e alla salute e sicurezza nelle aziende - hanno scritto in una nota - la nostra richiesta non potrà mai essere quella di 'togliere tutto' perché non siamo d'accordo, ne mai lo saremo, con quelli che negano l'esistenza del virus e l'esigenza di contrastarlo con gli strumenti che ci sono dati".

"I portuali sono però contrari al green pass - spiegano - perché è una misura divisiva, di scarico di responsabilità nei confronti dei lavoratori e che nulla a che fare con la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Riteniamo che gli strumenti debbano essere altri (uno su tutto il tampone gratuito nelle aziende) perché la legge impone al datore di lavoro di assumersi la responsabilità della salute dei lavoratori dipendenti nell'ambito del documento di valutazione del rischio. Continueremo, sulla base dei diritti che esistono e che vanno difesi, a dare battaglia contro chi vuole dividerci e mettere in discussione il diritto al lavoro e distorcere lo statuto dei lavoratori. L'attacco che sta lanciando il governo va però oltre: colpisce le pensioni, il fisco, le tutele sociali ed il salario. Oltre alla questione del greenpass va rimessa al centro una battaglia complessiva dei diritti dei cittadini e dei lavoratori che tenga assieme tutti - conclude il coordinamento dei portuali di Usb - Se questa e la battaglia da fare, i portuali di Usb saranno nelle piazze senza se e senza ma. Il primo appuntamento è quello dello sciopero dei portuali di Genova proclamato per il 25 ottobre.

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