Capodanno, un italiano su 2 pronto a segnalare party e veglioni: a Genova 30 pattuglie in presidio
Il sondaggio della Coldiretti: il 47% degli italiani non tollererà cenoni e feste in numero superiore a quanto consentito. L'assessore alla Sicurezza Giorgio Viale: «Chiamate la Locale per qualsiasi intervento»
Un italiano su due è pronto a denunciare cenoni e feste con troppe persone e comportamenti scorretti per la sera di Capodanno: lo spaccato emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ sui comportamenti degli italiani al tempo del covid con l’inserimento del Paese in zona rossa ed i lockdown per il cenone di Capodanno.
Stando a quanto rilevato da Coldiretti, gli sguardi degli italiani saranno puntati sulla principale deroga stabilita dal governo per i festeggiamenti natalizi: non più di due persone in visita in abitazioni altrui, con l’eccezione dei minori di 14 anni. Il 47% degli italiani sarebbe pronto a segnalare violazioni alle forze dell’ordine, dichiarando guerra ad assembramenti e party “illegali”.
Una sensibilità, spiega ancora Coldiretti, che scaturisce anche dal fatto che più di tre italiani su quattro (76%) dichiarano di aver rinunciato a vedere i parenti durante le feste di fine anno proprio per rispettare le norme in vigore con il risultato che sono più che dimezzate le tavolate dell’ultimo giorno dell’anno con in media meno di 4 commensali rispetto ai 9 dello scorso anno.
Lo studio evidenzia anche che i più intransigenti sono al Sud: ben il 59% è pronto a rivolgersi alle autorità, mentre i più permissivi sono gli abitanti del Centro e delle Isole, dove la percentuale scende rispettivamente al 39% e al 41%. Al Nord Ovest il numero di chi segnale i comportamenti scorretti sale al 46%, poco sopra il 44% del Nord Est.
A Genova, i controlli per la serata di Capodanno sono stati potenziati: l’assessore comunale alla Sicurezza, Giorgio Viale, ha confermato che saranno 30 le pattuglie mobili in servizio sul territorio, invitando i genovesi a «chiamare la polizia Locale, pronta a intervenire in caso di necessità».
Vietato inoltre da apposita ordinanza festeggiare con botti e fuochi d’artificio, quantomeno in aree pubbliche - che non potrebbero comunque essere raggiunte dopo le 22 - e confermato il coprifuoco prolungato sino alle 7 della mattina dell’1 gennaio.