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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Buoni spesa, domande al via dal 3 dicembre: chi ne ha diritto e come chiederli

Seconda tornata di ticket per le persone in difficoltà causa pandemia da coronavirus: ecco i requisiti e le modalità per fare richiesta

La seconda tranche di buoni spesa destinati a famiglie in difficoltà economiche causa epidemia da coronavirus verrà erogata entro la fine di dicembre, e le domande potranno essere inviate già a partire dal 7 dicembre.

Le informazioni sulla misura di sostegno sono state diffuse mercoledì mattina dal Comune, che ha elencato anche i requisiti necessari per richiederlo: un Isee inferiore a 20.000 euro, e la residenza nel Comune di Genova, per buoni del valore di 100 euro che verranno consegnati a mano, in versione cartacea, in modo da presentarli alla rete di commercianti (piccola e grande distribuzione) che aderiscono all’iniziativa e accettano i buoni.

La domanda potrà essere presentata dal 3 all’12 dicembre, e il 13 dicembre il Comune si occuperà di analizzare tutte le richieste per consegnare i buoni entro Natale, presumibilmente nel weekend tra il 18 e il 20 dicembre.

Anche chi ha fatto richiesta per la prima tornata, spiegano dal Comune, dovrà nuovamente presentarla in caso di necessità: «La domanda è molto semplice - ha spiegato il vicesindaco Pietro Piciocchi - Oltre all'inserimento dei dati anagrafici, dei recapiti e del documento vanno compilati i campi relativi alle dichiarazioni che abbiamo introdotto, e quello dell'Isee è quello fondamentale. Reddito di cittadinanza e pensione non sono criteri escludenti, ma c’è un ordine di priorità che privilegia persone che non hanno queste forme di sostegno».

I buoni spesa verranno erogati grazie ai fondi stanziati dal Governo, 400 milioni di euro, da suddividere tra i Comuni. A Genova sono stati assegnati 3 milioni e 52mila euro, per una misura che era stata disposta già a marzo. Nella prima ondata di coronavirus, a Genova erano stati 19.347 i nuclei familiari che avevano usufruito dei buoni spesa, grazie anche alle donazioni private che a oggi sono ancora aperte per chi volesse contribuire.

Buoni spesa, come chiederli: i requisiti

Per chiedere il buono spesa è necessario fare richiesta sull’apposito sito del Comune (www.comune.genova.it), dove è necessario compilare un’autocertificazione in cui si deve indicare, oltre ai dati personali, anche il proprio Isee, che deve essere inferiore ai 20.000 euro. 

Il Comune ha previsto inoltre un supporto telefonico chiamando il numero verde 800 58 39 40, attivo fino all’11 dicembre dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17.30: risponderanno 40 operatori telefonici ed esperti delle associazioni specializzati per aiutare nella compilazione. C'è inoltre un nuovo servizio: chi non può o non riesce a fare richiesta online potrà prendere appuntamento con gli sportelli attivati nei 9 Municipi cittadini, attivo dal 7 al 12 dicembre. In questo caso sarà necessario contattare il numero della singola sede, da scegliere sulla base della residenza.

Le sedi sono:

  • Municipio 1 Centro Est: piazza santa Fede 7 - ufficio decentrato anagrafe
  • Municipio 2 Centro Ovest: Centro Civico Buranello 
  • Municipio 3 Bassa Valbisagno: Piazza Manzoni 
  • Municipio 4 Media Valbisagno: Via Sertoli 13 A rosso
  • Municipio 5 Valpolcevera: Via reta
  • Municipio 6 Medio Ponente: Circolo Ricreativo Merlino
  • Municipio 7 Ponente: Piazza Gaggero
  • Municipio 8 Medio Levante: Via Maschera 34
  • Municipio 9 Levante: Via Pinasco 7

Le sedi verranno comunque comunicate sul sito del Comune, e aggiornate quotidianamente.

Come detto, il requisito principale è avere un Isee inferiore a 20.000 euro. Nei casi di persone che non abbiano un Isee aggiornato, c’è la possibilità di indicare che presumibilmente l’Isee sarà sotto i 20.000, e avrà tempo sino al 31 dicembre per presentare quello aggiornato. 

Il Comune si occuperà poi di consultare la banca dati dell’Inps e incrociare i risultati con le richieste, in modo da stilare una graduatoria dei beneficiari ed escludere chi non ha diritto al buono spesa, che verrà consegnato soltanto dopo l’accertamento dei requisiti. L’Isee può essere richiesto ai centri di assistenza fiscale accreditati.

Criteri di priorità, definiti dal Comune di Genova, sono la presenza di minorenni o disabili nel nucleo familiare. Per andare incontro al maggior numero di richieste, il Comune ha previsto un sistema di suddivisione in quote: per i nuclei composti da una sola persona, 1 quota; per due persone due quote; per nuclei composti da 3 a 5 persone 3 quote; per nuclei con più di 5 persone 4 quote.

«Vogliamo far arrivare i contribuiti a chi davvero ne ha bisogno», ha sottolineato il vicesindaco Pietro Piciocchi, mentre l’assessore al Commercio, Paola Bordilli, ha confermato di avere già avviato un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per ampliare la platea di esercizi commerciali che possono accettare i buoni spesa: «Oggi nessuno deve chiamare o chiedere, stiamo lavorando sui vari ticket, la logica è garantire che nella rete distributiva sia compresa la grande distribuzione e gli esercizi di vicinato, e contiamo su un tempo un po’ più ampio per la condivisone del procedimento con le categorie».

Buoni spesa, verifiche e controlli

Il modulo di richiesta del buono è un’auto certificazione, e come tale ha valenza giuridica. Per la prima tornata sono emerse irregolarità nei controlli a campione che hanno coinvolto anche la Guardia di Finanza, e anche nel caso della seconda tornata verranno effettuati controlli finalizzati a individuare eventuali “furbetti”.

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