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Coronavirus: migliorano molti parametri, ma altre 19 vittime

Il quadro dell'emergenza covid-19 in Liguria con i dati aggiornati relativi a nuovi contagi, tamponi, ospedalizzati, guariti e deceduti

Sono 349 i casi rilevati dall'esame di 4.620 tamponi eseguiti, secondo il bollettino della Regione di mercoledì 2 dicembre, che riporta 52.372 casi positivi totali da inizio emergenza, 45.504 dei quali sintomatici. La provincia con il maggior numero di positivi è quella di Genova con 6.954, seguita da La Spezia, dove i positivi sono 1.885; 1.282 e 1.141 quelli delle province, rispettivamente, di Savona e Imperia. Le persone positive residenti in Liguria, ma fuori regione, sono 279, mentre sono in fase di verifica 502 tamponi. Totale 12.043 persone attualmente positive.

I ricoverati in ospedale sono 1.065, di cui 102 in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare, in terapia cioè tra le mura di casa, ci sono 10.934 persone. Quattrocentottantaquattro i nuovi guariti, per un totale da inizio emergenza di 37.906 (pazienti che risultano negativi al test molecolare; pazienti che risolvono i sintomi dell'infezione da covid-19 e per i quali sono trascorsi 21 giorni dall'inizio dei sintomi - previa valutazione di esperti clinici e microbiologi/virologi -riferimento Circolare del Ministero della Salute n.32850 del 12/10/2020). Le vittime totali sono 2.423, ovvero 19 in più di ieri.

Per quanto riguarda i soggetti in sorveglianza attiva, e cioè monitorati perché contatti di casi, nel territorio della Asl 1 sono 2.647, in quello della Asl 2 invece 1.121, 4.180 quelle in Asl 3, 955 in Asl 4, 759 in Asl 5.

Sono 349 i nuovi positivi registrati oggi in Liguria su 4.620 tamponi effettuati. Questo il dettaglio:

  • Asl 1: 45
  • Asl 2: 50
  • Asl 3: 137
  • Asl 4: 36
  • Asl 5: 70
  • Non riconducibili alla residenza in Liguria: 11.

A partire dal 30 novembre il dato dei nuovi positivi è riferito alla effettiva residenza della persona testata.

«Si conferma il trend in discesa dei contagi. Il flusso delle dimissioni è sempre costante e cala in doppia cifra. Anche le terapie intensive continuano a calare: ci auguriamo di scendere presto sotto le 100, come dovremmo scendere sotto i mille ricoverati complessivi». Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto stampa serale sul coronavirus.

«Oggi abbiamo riunito tutti i direttori generali insieme ai coordinatori dei dipartimenti interregionali per fare il punto sulla ripartenza di molte specialità mediche che avevamo bloccato nel momento più drammatico della seconda ondata - ha continuato - Stiamo riaprendo reparti in tutta la regione. In questi ultimi giorni solo al San Martino sono tornati alla normalità una medicina da 36 posti, una pneumologia da 20, una chirurgia da 20. Nei prossimi giorni, se il numero dei ricoverati continua a scendere, ci saranno altre riaperture per un totale di ulteriori 48 posti».

«Tra oggi e domani dovrebbero essere adottati un decreto legge e un conseguente Dpcm con le regole per le festività - ha proseguito Toti - Ci auguriamo come regioni che alcuni dei suggerimenti che abbiamo dato nei giorni scorsi vengano considerati e, visto che si tratta ancora di limitazioni alla libertà di impresa e alla libertà di movimento dei cittadini, che le misure siano proporzionate alla situazione di una pandemia in decrescita; che si possano avere misure eque nelle regioni che, come la nostra, sono partite prima con la prevenzione e che oggi si trovano con RT in costante calo tra 0,7 e 0,8. Domani già in mattinata si riunirà la conferenza regioni e poi ci sarà il confronto con il Governo. Il documento presentato dalle regioni è molto chiaro, chiediamo una semplificazione dei criteri di classificazione per zona, di tenere conto della situazione degli altri paesi europei in un'ottica di concorrenzialità e di mettere a punto provvedimenti mirati a evitare assembramenti, ma di tenere un equilibrio tra le esigenze sanità e le esigenze di un paese stremato, con cinque milioni di nuovi poveri. Il prossimo mese pesa moltissimo sul pil del nostro paese. C'è divergenza su alcune posizioni, ma ci auguriamo che si possa arrivare a una sintesi che tenga conto delle esigenze dell'economia, dei cittadini, delle famiglie e di tutti quelli che nelle festività vorrebbero incontrarsi».

Coronavirus, bollettino nazionale del 2 dicembre 2020

bollettino coronavirus oggi 2 dicembre 2020-5-2

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