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Coronavirus, primi vaccini a Begato per gli 'invisibili'

"Al momento verranno coinvolte circa 250 persone in cinque tappe nell'ambito dell'area metropolitana", spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3

Hanno preso il via questa mattina, 8 marzo 2022, nella farmacia in via Sbarbaro a Begato le vaccinazioni dedicate alle persone cosiddette 'invisibili', senza fissa dimora, bambini e immigrati, grazie all'accordo siglato tra Regione Liguria, Comunità di Sant'Egidio, Asl3 Genovese e Liguria Digitale.

Grazie alla presenza di operatori di Sant'Egidio e ai vaccini forniti da Regione, le somministrazioni dedicate a queste persone partiranno anche nel centro storico e a Ca' Nova, dove la Comunità di Sant'Egidio è già presente con le sue strutture: circa 250 i soggetti interessati in prima battuta a Genova, tra i contatti della comunità, ma platea si potrà allargare nelle prossime settimane e mesi.

"Oggi qui al quartiere di Begato inizia un lavoro che consentirà a tutti coloro che lo desiderano di compiere il percorso vaccinale - dichiara Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant'Egidio a Genova - anche se hanno difficoltà che possono venire da diverse situazioni per la burocrazia, per l'incertezza, per mancanza di informazioni adeguate a causa della lingua o della difficoltà di incontro con le istituzioni preposte. Noi di Sant'Egidio siamo molto contenti di questo inizio e ringraziamo Regione Liguria, Asl3 e Liguria Digitale che hanno permesso con la loro collaborazione di realizzare questo percorso, molto importante per le persone vaccinate e per tutta la popolazione perché, come sappiamo bene, dal virus ne usciamo tutti insieme e non ognuno per conto proprio".

"Questa collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio e Liguria Digitale - spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 - ci permette di raggiungere le fasce più deboli e disagiate della popolazione che, per una serie di circostanze, non riescono ad accedere facilmente al percorso vaccinale. Al momento verranno coinvolte circa 250 persone in cinque tappe nell'ambito dell'area metropolitana. Si tratta di una importante iniziativa frutto di una sinergia con il sociale, che mira ad avvicinare i servizi alla popolazione in un'ottica di pari opportunità".

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