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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Bassetti: "L'Italia è depressa psicologicamente, via lo stato di emergenza"

Secondo l'infettivologo genovese, "si poteva far di più con l'obbligo della mascherina all'aperto e dire che da subito finiva questa regola, che abbiamo visto con Omicron non è servita"

Con 701.074 persone che hanno completato il ciclo vaccinale (pari all'88,29%), la Liguria si avvicina all'immunità di gregge. Anche per questo "è necessaria una semplificazione delle regole - torna a ripetere il presidente e assessore alla sanità Giovanni Toti -: dalla quarantena al sistema dei colori fino alla durata del green pass. Una quantità di norme che rendono la situazione molto complessa e che necessitano di una rivisitazione. Ormai abbiamo il 90% di italiani vaccinati e le regole dovrebbero prevedere un alleggerimento".

Nel frattempo però il Consiglio dei ministri, riunitosi lunedì 31 gennaio 2022, ha deciso la proroga dell'obbligo di usare le mascherine all'aperto fino al 10 febbraio, così come la chiusura delle discoteche, che dovrebbero dunque riaprire i battenti nel weekend che precede la festività di San Valentino, salvo nuove proroghe.

Nel prossimo Cdm, in programma mercoledì 2 febbraio, dovrebbe invece arrivare un nuovo decreto covid, con il quale dare copertura normativa all'ordinanza per la proroga di mascherine all'aperto e chiusura delle discoteche e affrontare altre questioni, a partire da quella delle quarantene a scuola. Tra i nodi da sciogliere anche quello della durata del green pass per chi ha fatto anche la terza dose di vaccino.

"Il buon senso ci dice che dopo due anni lo stato di emergenza è giusto che finisca e che si torni a vivere come facevamo prima. Io vorrei che si passasse dalla fase in cui ci si riempie la bocca sulla convivenza con il virus a quello in cui lo si fa veramente. Perché un Paese che ha una buona parte dei bambini delle scuole elementari in Dad, per contatti con un compagno che aveva un raffreddore, non sta convivendo con covid". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

"Se io per camminare sul lungomare devo mettermi la mascherina - prosegue Bassetti - vuol dire che non è una Paese che convive con il virus. Levare lo stato di emergenza servirà per cambiare la testa delle persone. Il pericolo oggi è la rassegnazione delle persone, il pessimismo che hanno. E questo lo vedo ogni giorno, pochi che viaggiano o vanno al cinema e al teatro. L'Italia è depressa psicologicamente, non è tutto finito ma dobbiamo uscire dall'emergenza".

"Quindi tamponi solo ai sintomatici, basta Dad, dobbiamo svoltare. Anche ieri si poteva far di più con l'obbligo della mascherina all'aperto e dire che da subito finiva questa regola che abbiamo visto con Omicron non è servita", ha rimarcato Bassetti.

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