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Coronavirus, in alcune zone di Genova 8 contagi ogni 10.000 persone: al vaglio nuova ordinanza

Il sindaco parla di «dati preoccupanti» che arrivano da alcuni quartieri del capoluogo ligure e annuncia: «Stiamo valutando se adottare misure ulteriori al dpcm»

Genova resta il fronte più critico in Liguria per quanto riguarda l’emergenza coronavirus. A confermarlo è il sindaco Marco Bucci, che in consiglio comunale è intervenuto per fornire un aggiornamento sulla situazione in città chiedendo che venisse però accantonata la proposta (avanzati con un ordine del giorno fuori sacco) di relazionare il consiglio ogni settimana.

Bucci ha preso la parola per dare alcuni dati che nei giorni scorsi erano già stati resi noti: ci sono zone, in città, in cui il virus circola con più potenza, come il centro storico, Sampierdarena, Rivarolo e Cornigliano, e zone in cui sembra circolare ai minimi, una mappatura resa possibile utilizzando un software che esamina i codici di avviamento postale. 

Il rapporto è di 8 contagi ogni 10.000 persone nelle zone “rosse”, e di 0,3 contagi ogni 10.000 persone in quelle meno critiche, una differenza molto significativa che sta facendo prendere in considerazione l’ipotesi di integrare il nuovo dpcm (che include misure più restrittive tra cui obbligo di mascherina sempre e divieto di consumazione in piedi fuori dai locali) con un’ordinanza specifica ancora più restrittiva.

«Dobbiamo studiare il dpcm in modo da capire se ci servono azioni in più, di certo non in meno, e per questo le prossime 24 ore saranno decisive - ha confermato Bucci - al momento il dpcm dispone che le mascherine siano obbligatorie ovunque e la riduzione a 20 partecipanti per le cerimonie, con un massimo di 6 persone a casa. C’è poi la parte sulla chiusura dei locali a meno che non abbiano tavolini, noi a Genova abbiamo dato la possibilità a tutti di avere i dehor e faremo il possibile per dare ancora più spazio a bar e ristoranti, che però devono garantire una consumazione seduti e distanziati».

«Il dato sugli 8-9 positivi ogni 10.000 persone non è da sottovalutare - ha sottolineato il sindaco - è un dato preoccupate e dobbiamo lavorare duro per far sì che tutti usino le mascherine, si lavino mani e tengano la distanza, devono capirlo tutti, in ogni quartiere, sennò non ne usciamo».

Qualche momento di tensione con il consigliere del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini, poi, quando si è trattato di votare l’ordine del giorno fuorisacco che avrebbe impegnato il sindaco a fornire un aggiornamento settimanale sulla situazione covid a Genova.

Il presidente del consiglio comunale, Alessio Piana, ha infatti chiesto ai proponenti di prendere in considerazione l’ipotesi di ritirarlo alla luce della richiesta del sindaco di non imporre un aggiornamento costante e settimanale, ma di procedere con articoli 55 ad hoc, ma Pirondini ha ribadito la volontà di metterlo ai voti, suscitando la reazione contrariata e netta del sindaco Bucci. L’ordine del giorno è stato quindi votato ed è stato bocciato con 21 no e 17 sì su 38 presenti.

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