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Astrazeneca, si riparte. Toti: «Temiamo molte disdette»

Coloro che nel corso di questa settimana hanno saltato il turno di vaccinazione a causa della sospensione del vaccino Astrazeneca saranno contattati direttamente attraverso il sistema sanitario regionale

A partire dalle 15 di oggi anche in Liguria si ricomincia a vaccinare con Astrazeneca dopo che giovedì 18 marzo l'Agenzia europea del Farmaco (Ema) ha dato il via libera, spiegando che «i benefici di Astrazeneca sono superiori ai rischi», e che dagli accertamenti «il vaccino non è legato a rischio trombosi» e l’utilizzo non può dunque essere associato a un incremento di queste problematiche, anche se le indagini proseguiranno.

Il vaccino AstraZeneca era stato stoppato lunedì pomeriggio anche in Italia dopo la decisione della Germania e di altri Paesi, presa per verificare l'eventuale correlazione tra alcuni decessi per trombosi e la somministrazione del vaccino. Anche in Liguria la campagna vaccinale si era quindi fermata, in un momento in cui avrebbero dovuto partire i medici di famiglia (che vaccinano proprio con AstraZeneca) e in cui si stava concretizzando l'accordo con le farmacie.

Lunedì 22 marzo alle 23 sulla piattaforma online, e da martedì 23 marzo nelle farmacie abilitate Cup, al numero verde 800 938818, oltre che agli sportelli Cup delle Asl e delle aziende ospedaliere, iniziano le prenotazioni per i vaccini anti covid per le persone fra 75 e 79 anni.

È necessario avere con sé: tessera sanitaria e codice fiscale. La prenotazione può essere effettuata anche da familiari o amici: anche in questo caso basta avere a disposizione la tessera sanitaria e il codice fiscale della persona che si deve vaccinare. Lunedì 29 marzo partiranno le prenotazioni per le persone fra i 70 e i 74 anni.

Oggi, venerdì 19 marzo, riprende la somministrazione di Astrazeneca «per quelle categorie prioritarie che non hanno necessità di prenotare attraverso i medici di medicina generale - ha spiegato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti -. Per tutti coloro che in questa fase hanno diritto di prenotare il vaccino attraverso il medico di medicina generale (una parte delle categorie prioritarie e le persone fragili under 70), le prenotazioni ripartiranno da lunedì 22 marzo. Chi ha già l'appuntamento fissato da lunedì 22 in poi, si presenti e sarà vaccinato regolarmente», ha chiarito Toti.

«Non devono fare nulla, invece, coloro che nel corso di questa settimana hanno saltato il turno di vaccinazione a causa della sospensione del vaccino Astrazeneca - ha spiegato Toti -: saranno contattati direttamente attraverso il sistema sanitario regionale e saranno riprogrammati entro 15 giorni dal 22 marzo. Si tratta certamente di uno sforzo aggiuntivo ma è indispensabile per recuperare il tempo perduto a causa di questo stop forzato».

Prosegue intanto la prenotazione del vaccino per le persone 'estremamente vulnerabili', segnalate dal proprio medico di medicina generale alle Asl di riferimento. «Sono già 2.203 quelle contattate direttamente dalle Asl - spiega Toti - e prenotate per la somministrazione del vaccino (Pfizer o Moderna, indipendentemente dall'età). Continueremo a chiamare per garantire la vaccinazione a coloro che rientrano in questa categoria».

Toti ha ricordato che «dal 29 marzo partirà anche il grande hub della Fiera di Genova, con una linea di vaccinazione gestita da Asl3 e una gestita dalla sanità privata. Saranno effettuati circa 2.500 vaccini al giorno, con la possibilità di crescere di alcune migliaia in più».

Per quanto riguarda le possibili future disdette, il governatore ha aggiunto: «temiamo molte disdette. Ne ho parato con il ministro della Salute Speranza e con il collega Bonaccini e credo serva uno sforzo per tranquillizzare l'opinione pubblica. Da parte mia c'è la massima disponibilità a vaccinarmi, quando sarà il mio turno, ma, se servisse, anche domani. Non lo faccio per non essere accusato di saltare la coda visto che ho 52 anni e non rientro in nessuna categoria particolare. Ma ritengo che come farà il vaccino il premier inglese Jhonson, anche il presidente del Consiglio e la classe dirigente di questo Paese è opportuno che oggi diano un segnale forte, vaccinandosi - conclude Toti -. Significherebbe certamente utilizzare qualche decina di vaccini ma significherebbe anche un'assunzione di responsabilità verso l'opinione pubblica a cui chiediamo di tornare a vaccinarsi. Nell'imminenza dello stop ad Astrazeneca erano state alcune centinaia le disdette in Liguria: lunedì vedremo cosa accadrà».

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