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Giovedì, 18 Aprile 2024
Coronavirus

Dopo la morte di Camilla si attende la decisione su AstraZeneca ai giovani

AstraZeneca solo agli over 60 oppure al di sopra dei 50 anni e richiami, per chi ha già ricevuto la prima dose, con Pfizer o Moderna: questo sembra essere lo scenario più probabile verso il quale dovrebbe virare il governo

AstraZeneca solo agli over 60 oppure al di sopra dei 50 anni e richiami, per chi ha già ricevuto la prima dose, con Pfizer o Moderna. Questo sembra essere lo scenario più probabile, come riportato da Today.it  verso il quale dovrebbe virare il governo dopo la morte di Camilla Canepa, 18enne di Sestri Levante deceduta all'ospedale San Martino di Genova per una trombosi al seno cavernoso. La ragazza era stata vaccinata il 25 maggio con Astrazeneca, si era poi recata al pronto soccorso il 3 giugno, accusando cefalea e fotofobia e poi, sottoposta a esami, era stata dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni. Tornata dopo due giorni era stata ricoverata e sottoposta a due interventi chirurgici, che non sono bastati a salvarle la vita.

Raccomandazione o divieto?

La decisione finale verrà presa dal Ministero della Salute dopo aver ascoltato il parere del Cts (Comitato Tecnico Scientifico) che dovrebbe arrivare nella giornata di venerdì 11 giugno. Un parere che dovrebbe quindi andare verso l'indicazione più stringente per classi di età, chiedendo di somministrarlo soltanto agli over 60 come prima oppure arrivando agli over 50, resta da capire se si andrà verso una forte raccomandazione o se sarà un vero e proprio divieto. Nel secondo caso si tratterebbe di una marcia indietro rispetto qianto deciso finora mettendo in crisi le regioni che, come la Liguria, avevano scelto la strada degli open day per le vaccinazioni volontarie. Si tratterebbe quindi di una scelta politica e, in caso di divieto, la decisione andrebbe a incidere anche sulle seconde dosi considerando che per gli under 60 che hanno già ricevuto la prima con AstraZeneca dovrebbero ricevere la seconda con un vaccino diverso (Pfizer o Moderna).

Toti: «Chiediamo comunicazione univoca e chiara»

 Della questione ha parlato anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: «Se il Cts deciderà che il vaccino Astrazeneca non va bene, vorrei semplicemente venisse fatta una comunicazione univoca e chiara, per dare una risposta a chi ha già fatto o deve ancora fare il vaccino. Lo chiedo come presidente di Regione che, come tutti i miei colleghi, si sta spendendo insieme a tutta la Sanità in questa enorme campagna di vaccinazione oltre che nella gestione della pandemia».

«Le indicazioni di Ema - ha aggiunto il presidente - dicono che i vaccini a vettore vitale, quindi anche Astrazeneca, sono sicuri. Ma deve finire il tempo delle raccomandazioni vaghe, che di fatto lasciano la responsabilità alle Regioni: Aifa, ministero della Salute e Cts devono prendere una posizione netta a riguardo. In questi mesi, troppe volte sono cambiate le indicazioni: abbiamo ricevuto uno stop a vaccinazioni in corso e cambi totali delle linee di azione sulle fasce di età e sulle categorie prioritarie. In Gran Bretagna l’intera popolazione è stata vaccinata praticamente solo con Astrazeneca. Ma qualora si avesse certezza che questo vaccino non sia sicuro, le Istituzioni preposte a farlo, e quindi non le Regioni, devono prendersi questa responsabilità e decidere di utilizzare solo vaccino di tipo mRNA».

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