
Weekend di folla e assembramenti tra mare e alture, Bucci: «Per tornare in zona arancione basta pochissimo»
Il sindaco di Genova cita quanto accaduto a Milano per mettere in guardia i genovesi dopo un fine settimana in cui le segnalazioni su comportamenti a rischio sono state molte
La Lombardia nel fine settimana ha seguito il percorso inverso alla Liguria, passando da giallo ad arancione. Le ultime giornate di apertura dei bar e dei locali hanno quindi spinto i milanesi, soprattutto i giovani, a riversarsi sui Navigli per l’ultimo aperitivo, e sabato sera in Darsena decine di ragazzi hanno partecipato a quello che è di fatto diventato un “rave” con musica, balli e alcol: scene che hanno spinto il sindaco di Milano, Beppe Sala, a intervenire chiedendo di rispettare le regole e posizionando transenne.
A Genova nessuna festa illegale, ma tante persone che si sono riversate sui lungomare, sulle spiagge e sulle alture per godersi il sole, che sembra avere allontanato almeno formalmente lo spettro del coronavirus. I contagi però crescono, in tutta Italia e in maniera inesorabile, e il sindaco si dice preoccupato e mette in guardia i concittadini.
«Avete visto cosa è successo a Milano, non si può lasciar perdere le norme - ha detto Bucci lunedì sera - basta un attimo per tornare in zona arancione e noi non lo vogliamo, per restare in zona gialla seguiamo le norme, che significa non fare assembramenti, mettere le mascherine, rispettare le distanze. Abbiamo possibilità di farlo, e non vogliamo tornare in zona arancione: questo dipende essenzialmente da noi e da come ci comportiamo».
Se gli assembramenti dovessero verificarsi nuovamente, complice anche l’arrivo della primavera, non è quindi escluso che il sindaco decida di adottare ordinanze specifiche di chiusura dei lungomare così come già accaduto a novembre. Facoltà concessa dal dpcm ai sindaci proprio per prevenire impennate di contagi.