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Mollano tutto e partono per girare l'America in camper: l'avventura di Serena e Alessandro

Partiti da Genova, Serena e Alessandro hanno deciso di compiere un grande viaggio on the road: "Dopo il periodo buio del covid abbiamo deciso di realizzare il nostro sogno usando i risparmi di una vita, il viaggio è un'esperienza meravigliosa"

Dal ghiaccio dell'Alaska al deserto del New Mexico, dalla bassa California allo Yukon passando per la mitica Route 66 e altri luoghi iconici degli Usa e del Canada: è solo una piccola parte dell'itinerario di Serena Manieri e Alessandro Simonassi, coppia partita da Genova a gennaio per fare il giro del continente americano in camper. La coppia, 49 anni lei e 62 lui, ha deciso di mollare tutto dopo il periodo più buio della pandemia, partendo all'avventura non appena le frontiere sono state riaperte. 

Anime giramondo, Serena e Alessandro hanno lavorato per vent'anni in Messico - dove si sono conosciuti - come istruttori subacquei per un tour operator italiano. Quando la compagnia però è fallita, i due non si sono persi d'animo e hanno avviato un'attività per turisti a Playa del Carmen specializzata nell'offerta di servizi per persone con problemi di mobilità. Nove anni di successi, poi l'arrivo del covid e, forse per la prima volta, la paura di non poter rivedere i propri cari per molto tempo: "Non appena abbiamo potuto, dopo il lockdown - spiega a GenovaToday Serena, nata e cresciuta a Genova - siamo subito tornati nel capoluogo ligure dove vivono i miei genitori, volevamo stare loro vicini e controllare che andasse tutto bene".

La decisione di viaggiare: "Coroniamo il nostro sogno"

A quel punto, dopo essere rimasti a Genova per un po', Serena e Alessandro hanno deciso di coronare il loro sogno: organizzare un viaggio on the road in camper, dal nord al sud America. Un'esperienza che per la coppia sa di libertà dopo gli anni bui della pandemia, tra limitazioni e distanziamenti. Insomma, ora o mai più: "Abbiamo messo da parte i risparmi di una vita - raccontano - e ci siamo buttati in questa avventura. Siamo arrivati fino in Belgio con il nostro camper, poi l'abbiamo imbarcato e in una quindicina di giorni è arrivato a Baltimora. Nel frattempo siamo volati negli Usa per riprenderlo e abbiamo dato inizio al viaggio. La meta del cuore per noi è sempre stata l'Alaska: volevamo immergere i piedi nell'oceano Artico e quando lo abbiamo fatto è stata un'emozione indescrivibile". Ma nell'itinerario della coppia, che prevede di viaggiare ancora per circa un anno, c'è anche il sud, fino alla Patagonia. L'arrivo a Panama - meta intermedia - è previsto entro la fine dell'anno, per poi proseguire verso l'estremo sud e infine ritornare attraverso il Brasile.

Al volante i due si alternano e trascorrono circa 2-3 ore al giorno: "Viaggiamo quasi tutti i giorni - dicono - ma a volte può capitare di fermarci qualche giorno. Prediligiamo le aree naturali alle grandi città: primo perché l'America è spettacolare dal punto di vista ambientale, secondo perché con il camper è un po' più complicato fermarsi nelle metropoli. Abbiamo già girato il 70% dei parchi naturali tra cui Yellowstone, Yosemite, poi il passaggio tra il Canada e gli Usa è stato meraviglioso, sulla strada incontravamo orsi, alci, cervi, mandrie di bisonti. Questo è il modo di viaggiare che piace a noi, al ritmo della natura".

L'avventura con i risparmi di una vita

Serena e Alessandro precisano di non essere pensionati: "Siccome lavoriamo in proprio, abbiamo deciso di concederci un 'periodo sabbatico', utilizzando i risparmi di una vita e cautelandoci con una piccola rendita che ci deriva da alcuni investimenti fatti nel tempo - spiegano - tutto calcolato per poter partire e coronare il nostro sogno. Poi ovviamente prendiamo alcuni accorgimenti, prediligiamo la sosta libera se possiamo, in modo da non doverci appoggiare ai campeggi o a strutture a pagamento. Per ora con i nostri risparmi ce la facciamo e non abbiamo sponsor, poi si vedrà, non escludiamo nulla, vedremo se ci saranno possibilità di lavoro lungo il viaggio, da cosa nasce cosa, il nostro mestiere ci ha portati a viaggiare tanto dunque l'avventura non ci spaventa".

Il loro compagno di viaggio, un van attrezzato con tutte le comodità, si chiama Chingon: "È una parola che in spagnolo significa 'figata', l'equivalente del 'cool' inglese. Quando abbiamo detto ai nostri amici in Messico che saremmo partiti, in moltissimi hanno commentato dicendo: chingon! E dunque abbiamo soprannominato così il nostro van".

Il racconto del viaggio sui social

La coppia, per dare notizie ad amici e parenti e documentare il suo viaggio, ha aperto una pagina Facebook, un profilo su Instagram e un canale Youtube soprannominato sulla scia de van, Chingon Vanlife: "All'inizio era solo per tenere aggiornati i nostri cari, poi la cosa ha preso piede e abbiamo ricevuto feedback anche da sconosciuti che hanno iniziato a seguirci un po' da tutto il mondo. Non vogliamo diventare influencer o cose del genere, ma ci sembrava simpatico condividere la nostra esperienza con video che raccontano curiosità e aneddoti legati ai posti che visitiamo". In questi giorni Serena e Alessandro sono tornati a Genova per trascorrere un po' di tempo con i parenti, dopodiché ritorneranno negli Usa per continuare il loro viaggio all'insegna delle meraviglie naturali dell'America e dei suoi paesaggi diversi e sconfinati.

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