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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Centro / Via XX Settembre

Multa da 200 euro alla clochard in via XX, scoppia la polemica

La donna, Eva Rothova, è stata sanzionata dopo che alcuni commercianti l'hanno segnalata alla Municipale perché bivaccava in strada. Genovesi divisi sul provvedimento

Se ne dibatte ormai da due giorni, principalmente sui gruppi Facebook e su quello che raccoglie la maggior parte dei “mugugni” genovesi, “Genova contro il degrado”: la multa da 200 euro che la Municipale ha staccato a una clochard 64enne, Eva Rothova, per averla sorpresa a bivaccare sotto i portici di via XX Settembre.

Applicazione del regolamento comunale per i sostenitori del provvedimento, accanimento fine a se stesso per i detrattori. Di certo, a oggi, c’è che a chiamare la Municipale, la mattina del 5 giugno, sono stati alcuni commercianti della via dello shopping cittadino, evidentemente contrariati nel vedere tra le gambe dei potenziali clienti Eva seduta per terra, circondata dalle sue cose. 

Una volta sul posto, i vigili hanno applicato il regolamento: sanzione da 200 euro, così come previsto dal regolamento di polizia urbana adottato nel giugno del 2011, che recita all’art. 28:

“è vietato bivaccare su gradini, scalinate o scale di accesso dei monumenti, dei luoghi destinati al culto o di importanza culturale, storica e architettonica, nonché di spettacolo/intrattenimento, per la cittadinanza e i turisti nei sottopassi e sovrappassi, e sulla soglia degli altri edifici, uffici, negozi e sedi di attività commerciali, artigianali o industriali, antistanti alla pubblica via, e/o il suolo privato a uso pubblico” 

Ed è sempre vietato “consumare nei luoghi indicati al punto precedente, in modo indecoroso o indecente, bevande o alimenti, stendere esporre o depositare in detti luoghi effetti personali, indumenti, abiti, sacchi a pelo coperte, borse, valige, sacchi, arredamenti, suppellettili ed oggetti nuovi ed usati, e cose simili”. Comportamenti sanzionati con una multa da 25 a 500 euro, che scende appunto a 200 in caso di pagamento in misura ridotta.

Difficile che Eva possa saldare la multa che gli è stata elevata, e che ha mostrato alle tante persone che l'hanno voluta vedere con i loro occhi, denunciando quanto accaduto via social network: «Ha 9 nipoti e una pensione di 200 euro - scrive una donna che le ha parlato dopo l’episodio - Domani torna in Slovacchia, e non sa se torna».

Probabile invece che Eva decida di tornare dove ormai da anni vive, in strada, più o meno consapevole del fatto che potrebbe nuovamente venire multata o, se venisse applicata l’ordinanza della giunta Bucci sul degrado urbano, allontanata. E in sua difesa sono già intervenute diverse associazioni che si occupano di senzatetto, tra cui anche il Massoero: «Una misura inutile e soprattutto dannosa - è stato il commento - Qual è il senso di comminare una sanzione a una persona che non ha nulla e che mai potrà pagarla? Dove sta l'efficacia nel multare una persona che non ha nulla da perdere e non possiede nessun bene materiale? L'unico effetto di tale misura è, con tutta evidenza, additare il povero, il senza dimora, la persona sola e malata.  Colpevolizzare, marchiare, stigmatizzare persone che già vivono in una dimensione di costante disagio e sofferenza».

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