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Cinghiali in città, Campora: "Installeremo cassonetti dell'umido che non si potranno rovesciare"

Nel greto del Bisagno vive ormai un centinaio di esemplari

Proprio nel giorno in cui ha fatto discutere il caso di Emmo, cinghiale tripode ucciso nel Bisagno, arriva in consiglio comunale il caso degli ungulati che vivono nel letto del torrente e in giro per la città.

A sollevare l'argomento, con un'interrogazione, Francesco De Benedictis (FdI) che - ironia della sorte - aveva già iniziato a parlare del problema esattamente all'inizio del ciclo amministrativo: "Sono passati cinque anni eppure i cinghiali in città sono aumentati, vuol dire che c'è qualcosa che non va - dice -. Basta dare un'occhiata al letto del fiume per vedere decine di ungulati che passeggiano. Percorrendo corso Galliera si vedono persone intente a buttare giù cibo agli animali, è chiaro che così ne avremo sempre di più, e sempre più vicini alle case. Poi ci sono altri cinghiali che vivono in città e la causa sono i bidoni dell'umido che sarebbe meglio ancorare. Sistematicamente gli animali li rovesciano con il muso, banchettano tra i rifiuti, e poi li lasciano alla mercè di topi e piccioni".

Risponde l'assessore all'Ambiente Matteo Campora: "Ricordo la sua prima interrogazione nel 2017, ricordo anche che venne predisposta dal mio assessorato un'ordinanza che facilitava gli abbattimenti, ma che poi venne impugnata dal Tar e annullata. So che la gestione dei cinghiali è competenza della Regione, ma in alcune zone della città abbiamo ancorato i cassonetti dell'umido: abbiamo iniziato con Prato, stiamo arrivando a Staglieno e proseguiremo con Marassi e San Fruttuoso con i nuovi bidoni che non possono essere rovesciati perché più pesanti e ancorati a terra. Con il sistema 'easy' saremo in grado di avere bidoni più belli, capienti e che possono dialogare con la control room per comunicare quando sono pieni, sarà impossibile abbatterli. Entro 3-4 mesi arriveremo a Marassi e San Fruttuoso, per poi coprire altre zone che scendono verso il mare e soggette a questo problema". 

Per quanto riguarda i cinghiali nel Bisagno, attualmente sono circa un centinaio: "Studieremo una soluzione insieme ad Angelo Ferrari, commissario straordinario per l'emergenza peste suina, certo che il Comune deve disincentivare il foraggiamento - conclude Campora -. A questo proposito sono stati installati cartelli in Val Bisagno, e sono state multate anche due persone che buttavano cibo nel greto del torrrente".

DB: contento dei cassonetti moderni.

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