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Centro storico senza auto e sigarette, la proposta di 37 associazioni

Un Centro Storico senza inquinamento e senza fumo, per restituire gli spazi alle persone, azzerare l’inquinamento, garantire la sicurezza e favorire il commercio e il turismo. Questa la proposta che arriva da 37 associazioni e realtà locali impegnate da anni sul territorio

Un Centro Storico senza inquinamento e senza fumo, per restituire gli spazi alle persone, azzerare l’inquinamento, garantire la sicurezza e favorire il commercio e il turismo. Questa la proposta che arriva da 37 associazioni e realtà locali impegnate da anni sul territorio, che chiedono a Comune e cittadini di realizzare venticinque azioni strategiche per rendere il Centro Storico il primo quartiere senza auto (e senza fumo) della città restituendo gli spazi occupati da auto e moto alle persone e quindi anche a commercio e turismo. Consentendo quindi alle persone di andare a piedi in sicurezza favorendo i mezzi sostenibili (biciclette, monopattini e mezzi pubblici) negli spostamenti dal Centro Storico al resto della città e creando così una zona emissioni zero tra Brignole e Principe.

Azioni sull'accesso di auto, moto e furgoni

Le associazioni propongono che l’accesso di veicoli privati e non commerciali al Centro Storico sia consentito esclusivamente in caso di gravidanza, disabilità, infortunio e malattia. Chiedono inoltre che la sosta non sia consentita a nessuna ora del giorno e della notte. «Oggi moltissime vie e piazze sono di fatto dei parcheggi - spiegano - . Gli accessi per carico/scarico merci siano consentiti solo in determinati orari e zone ben definite, la sosta breve e limitata al tempo per lo scarico/carico. Oggi la situazione è fuori controllo nonostante i limiti. Bisogna favorire al massimo le imprese di delivery (trasporti/consegne/traslochi) con mezzi elettrici e a impatto zero».

Azioni sulla sicurezza

Poi proseguono: «Proponiamo di istituire una "Zona 10 km/h" con precedenza pedoni in primis e ciclisti per tutto il centro storico salvo eccezioni e di istituire una "Zona 30 km/h" per tutte le vie di bordo e di scorrimento dove passano i mezzi pubblici. Istituire Zone scolastiche sicure nei pressi delle scuole, dove i veicoli non possano accedere durante gli orari di ingresso/uscita e dove in generale il limite di velocità sia 10 km/h. Serve anche una segnaletica evidente per ricordare che la precedenza va sempre data ai pedoni (salvo le vie di scorrimento dove passano i mezzi pubblici) e che anche biciclette e monopattini pur appartenendo a una mobilità da incentivare, devono procedere nei limiti previsti dalle norme vigenti o a mano in caso di intralcio o pericolo per i pedoni. Per la micromobilità, in forte crescita, seggiriamo percorsi preferenziali di attraversamento del centro storico (quelli a bassa presenza di pedoni o più ampi)».

Biciclette e monopattini

«Servono posteggi diurni per le biciclette in punti strategici - scrivono ancora le associazioni - e stalli notturni in fondi, piani terra e spazi confiscati, dotati di sistemi antintrusione. Bisogna inoltre indicare con segnaletica verticale i percorsi pedonali e ciclabili con percorrenze in minuti e favorire pedibus e bicibus per le scuole, incentivandone la progettazione e realizzazione tramite segnaletica. Bisogna inoltre creare velostazioni di interscambio coperte e sicure in punti strategici che circondano il Centro Storico come le stazioni di Principe e Brignole, piazza Caricamento, piazza Dante e piazza Corvetto. Tra le altre necessità l'ammodernamento dello sharing comunale delle biciclette, l'introduzione di quello dei monopattini e lo sviluppo di assi ciclabili perimetrali al centro storico per dare sia nuovo impulso al flusso turistico sia supporto alla mobilità degli abitanti e dei lavoratori: un asse a mare da Boccadasse a Sampierdarena superando l'ostacolo Fiera e riparazioni navali; un asse da Caricamento attraverso San Lorenzo e via XX fino alla stazione Brignole, connettendo la Valbisagno».

Trasporto pubblico e taxi

«Secondo noi deve rimanere, ed essere potenziato, il transito di mezzi pubblici nelle vie dove è già previsto: Principe, via Doria, piazza Acquaverde, Balbi, Nunziata, via delle Fontane, via Bensa, Zecca, Portello, Fontane Marose, XXV Aprile, via Roma, corso Quadrio, Cavour, Gramsci, via Polleri, via Brignole De Ferrari, Dogali e Carbonara. Sia inoltre consentito l’ingresso ai Taxi con i limiti di velocità sopra indicati, favorendo veicoli elettrici e comunque non di fascia inferiore a Euro 6. Il trasporto pubblico va reso più efficiente e funzionale, incentivato nelle tariffe e nella modalità di fruizione, a partire dagli assi del “pi greco” genovese, le vallate e la costa. Fondamentale perché l’arrivo alla Ztl centro storico possa avvenire evitando mezzi privati inquinanti».

Centro Storico "smoke free"

Secondo le associazioni, infine, il Centro Storico dovrebbe diventare il primo quartiere di Genova “Smoke Free”, per la vivibilità, salute, inquinamento dell’aria e da mozziconi, specialmente in spazi ristretti come quelli dei vicoli dove è frequente respirare fumo passivo. «Chiediamo il divieto di fumare a meno di 10 metri da altre persone all’aperto - spiegano - e il divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto a partire dal 2025 prendendo come esempio l’ordinanza fatta a Milano». Tra le richieste anche quella di favorire la possibilità di movimento in autonomia delle persone disabili creando nelle scalinate e nelle salite ove possibile uno spazio senza gradini con scivolo.

Come si collega il resto della città all’area del centro storico?

Questi i punti chiave della proposta delle associazioni del Centro Storico che rispondono alla domanda:

  • Favorendo l’integrazione tra treni e trasporto pubblico in termini di sincronizzazione di orari, tariffe e frequenza, e l’interscambio tra mezzi sostenibili (treno, bus, bici e monopattini) in particolare nelle stazioni Principe e Brignole.
  • Introducendo un “servizio pubblico on demand” di motorini elettrici a bassa cilindrata in sharing.
  • Favorendo il car sharing elettrico in modo da sostituire di fatto le auto di proprietà.
  • Per evitare che il traffico si sposti dalla viabilità che ora passa nel Centro Storico verso la circonvallazione a monte, favorire e aumentare la frequenza dei mezzi pubblici relativi, istituire Zone 30 per tutte le vie di scorrimento, limitare a 20 km/h le strade secondarie strette e a doppio senso, istituire zone scolastiche sicure.
  • Perimetrare la città in punti strategici con parcheggi di interscambio (uscite autostrade e non utilizzando spazi verdi) per consentire una valida soluzione a chi si muove da zone isolate esterne alla città o dell’entroterra verso il centro ed invogliare (anche chi abita all’interno della città) a lasciare il mezzo privato motorizzato a favore di mezzi pubblici, bici, monopattini e piedi cosa che deve portare quindi, in contemporanea, ad una forte riduzione progressiva degli spazi occupati dai parcheggi all’interno della città liberandoli per piste ciclabili protette, corsie bus, marciapiedi e aree pedonali.

Le associazioni che hanno sottoscritto la proposta

Sono 37 le associazioni e realtà genovesi che hanno sottoscritto la proposta: #genovaciclabile, A.P.S. Osservatorio Meteorologico, Agrario, Geologico Prof. Don Gian Carlo Raffaelli dal 1883,  Anemmu in Bici a Zena, Attac Genova, Circoliamo Sampierdarena, Circolo Nuova Ecologia, Cittadini Sostenibili, Comitato Acquasola, Deepbike, GenovApiedi, Genova Segway, ISDE medici per l'ambiente Genova, Massa Critica Genova, Monopattini Elettrici Genova, Rinascimento Genova, Scuola Italiana Monoruota,  t-Riciclo Bimbi a Basso Impatto, U.S. Pontedecimo Ciclismo a.d., 101giteinliguria.it, A.ma associazione abitanti della Maddalena aps, Associazione Amici del Chiaravagna OdV, A.S.D. Genova MTB Sant'Eusebio, Associazione Pediatri Extraospedalieri della Liguria, Athousandtreesproject, Bike Fever, Centro Banchi, Cicloriparo, Comitato Tutela Ambientale, Cooperativa il Ce.sto, Ecoistituto rege, Extinction Rebellion Liguria, Famiglie senz’auto, FIAB Genova, Occupy Nervi, Rete #vivinstrada, Treecycle, Zena Trail Builders.

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