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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A rischio migliaia di panettoni di Natale. Manca il cartone per fasciarli

La crisi del cartone in Europa colpisce anche Genova: scatole introvabili e prezzi schizzati alle stelle

La crisi del cartone colpisce anche il Natale genovese con migliaia di panettoni che rischiano di non essere fasciati. "Siamo ai primi di dicembre e non ho ancora ricevuto l'ordine che sto aspettando da mesi", spiega Luca Antonini titolare della storica pasticceria Copello di Chiavari. "Il pandolce genovese è salvo ma per i panettoni mancano le scatole. Nell'attesa ci siamo portati avanti con la produzione del cioccolato ma in tanti anni di attività mai vista una situazione del genere".
La produzione di pandolci genovesi è avviata ma il classico dolce alto delle feste è in forse. "Vede i tre scatoloni in vetrina? Ci servono per i cesti natalizi e sono introvabili", dice Filippo Tagliafico co-titolare dell'omonima pasticceria in via Colombo a Genova. "Noi ci siamo mossi in anticipo ma parte del materiale non arriva, il fornitore mi assicura che potrei ricevere quelle scatole entro il 20 dicembre, ma cosa me ne faccio a cinque giorni da Natale?".

La crisi del cartone in Europa, e quindi in Italia, ha diverse origini e gravi conseguenze economiche: "C’è chi dice che è causata da una produzione rallentata dovuta allo stop delle multinazionali durante il primo lockdown, chi dice che manca la materia prima perché avendo rallentato le produzioni si sono creati meno scarti da cui si ricavano molte materie prime, ancora chi pensa che manchi il cartone in Europa perché la Cina si è acquistata tutte le materie prime", si ferma dal caricare il camion giusto il tempo di rispondere, Giuseppe Ferrando della Eredi Ferrando Snc, produttore e commerciante di carta di Voltri.

Una crisi, quella della carta, che ha colpito l'intera catena produttiva dell’industria dell’imballaggio: "Sono settimane frenetiche, lavorando giorno e notte siamo riusciti a soddisfare i nostri abituali clienti ma non avremmo potuto accettare nuovi ordini: manca tutto. I prezzi aumentano di settimana in settimana, in un settore in cui erano fermi quasi da dieci anni. Abbiamo iniziato a fare gli ordini a giugno ma non è bastato: mancano le scatole per le torte, per i panettoni, i dischi delle torte. Siamo invece riusciti a produrci la carta per fasciare e con grande fatica a distribuirla".

Se si pensa poi che il settore dolciario a dicembre fa più del 60% del suo ricavo, si fa presto a immaginare le perdite: "Non solo cartone, mancano anche i contenitori di plastica della glassa, i coperchi, i vasi per la frutta candida...un disastro; mai successa una cosa simile", dice rassegnato Filippo Tagliafico.

Per il settore dolciario, a complicare la situazione si è aggiunta anche la mancanza di materie prime alimentari, primo fra tutti il burro. L'alluvione che ha colpito l'Olanda lo scorso luglio ha messo in ginocchio la produzione e distribuzione. "Ne ho bloccato diversi chili di burro a un prezzo lievitato del 30% - dice Tagliafico- ma finito questo non ce n'è più".

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