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Genova candidata a Capitale Italiana del Libro

In ballo risorse dal governo fino a mezzo milione di euro: serviranno per progetti, iniziative e attività finalizzate alla promozione della lettura

C'è anche Genova tra le città candidate a Capitale del Libro 2023. Il capoluogo ligure sfiderà altre 13 città italiane per ottenere il titolo e, soprattutto, risorse dal governo fino a mezzo milione di euro per progetti, iniziative e attività finalizzate alla promozione della lettura. La candidatura è stata presentata verso la fine dell'anno scorso ed è stata accolta insieme a quelle di Firenze, Caltanissetta, Catania, Terni, Trapani, Ariano Irpino (Avellino), Grottaferrata (Roma), San Salvo (Chieti), Nardò (Lecce), Nola (Napoli), Pontremoli (Massa-Carrara) e San Quirico d'Orcia (Siena).

La candidatura di Genova conferma l'interesse della città per la lettura: il capoluogo ligure è stato segnalato come città particolarmente vivace nell'ambito dell'iniziativa #ioleggoperché, ha ottenuto la qualifica di "Città che legge" per il biennio 2022-2023 e molti punti vendita genovesi sono finiti nell'"Albo delle librerie di qualità". Inoltre Genova è stata inserita da Amazon nella top10 delle città italiane che leggono di più e qui, recentemente, è nato il primo distributore di libri aperto h24.

I Comuni che hanno risposto al bando del Ministero dei Beni Culturali - tra cui Genova - hanno dovuto inviare un dossier con un progetto culturale che comprenda interventi strutturali, quote destinate all'acquisto di libri per le iniziative di lettura e promozione, per la formazione degli operatori della filiera del libro e altro.

Le candidature sono valutate da una giuria composta da cinque esperti di cui tre designati dal ministro Gennaro Sangiuliano: si tratta di Francesco Perfetti (storico), presidente della giuria, e poi Gerardo Casale (direttore artistico dell'Enciclopedia Treccani), Michela Zin (direttrice della fondazione "Pordenonelegge") Pietro de Leo (giornalista) e Giuseppe Luigi Parlato (professore universitario e presidente della Fondazione "Ugo Spirito e Renzo De Felice"). Il titolo è stato istituito con legge 13 febbraio 2020 n. 15, ha visto nel 2020 quale prima "Capitale italiana del libro" la cittadina di Chiari (Brescia), per le attività di promozione della lettura quale strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social dell'amministrazione comunale durante il lockdown, nel 2021 il titolo è stato conferito alla città di Vibo Valentia e nel 2022 a Ivrea.

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