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Bucci: "Entro marzo 2023 cantieri tunnel subportuale e Fontanabuona". Il punto sulla diga

"Appena fatta la giunta, mi dedicherò anche alla Gronda - aggiunge Bucci, facendo il punto sulle grandi opere attese dal territorio - mentre sulla nuova diga non vedo problemi"

Stanno partendo gli iter del tunnel subportuale di Genova e di quello della Fontanabuona: ad annunciarlo, il sindaco di Genova Marco Bucci. "Tutti e due sono al ministero per l'approvazione, mi aspetto che nei primi tre mesi del 2023 si aprano tutti e due i cantieri, mentre i bandi di gara saranno in autunno" ha aggiunto il primo cittadino martedì mattina a margine di un evento del corpo consolare.

"Appena fatta la giunta, mi dedicherò anche alla Gronda - aggiunge Bucci, facendo il punto sulle grandi opere attese dal territorio - mentre sulla nuova diga non vedo problemi: ognuno spinge dalla propria parte, ma abbiamo sempre fatto tutto e lo faremo anche in questo caso".

Il progetto del tunnel della Val Fontanabuona

Un’opera da 230 milioni di euro con un nuovo svincolo sull’autostrada A12 e una rampa lunga 5,6 chilometri in gran parte sotterranea con due gallerie per collegare la costa del Tigullio con il suo entroterra, a Moconesi, con il fine lavori previsto tra il 2028 e il 2029: questo il progetto definitivo del Tunnel della Val Fontanabuona predisposto da Autostrade per l’Italia. 

Il progetto prevede la realizzazione di uno svincolo completo che si innesta sull’Autostrada A12 nel tratto compreso tra le gallerie esistenti Giovanni Maggio e Casalino, con rampe di immissione/uscita sia in direzione Genova sia in direzione Livorno.

Il collegamento vero e proprio tra la costa ligure e la Val Fontanabuona sarà una rampa di circa 5.6 km, con sviluppo principalmente in sotterraneo attraverso la realizzazione delle gallerie Caravaggio e Fontanabuona di lunghezza rispettivamente pari a 2093 e 2583 metri.

Il tunnel subportuale e Renzo Piano

Il progetto del tunnel sotto il porto, secondo il primo cittadino, renderebbe poi inutile la sopraelevata, che potrebbe essere abbattuta, almeno in parte. 

"L'idea finale - aveva spiegato Bucci ai cittadini - è quella di avere un percorso unico che parta da Vernazzola, passi da Boccadasse e arrivi fino alla Lanterna, tutto percorribile a piedi o in bicicletta, passando anche dal Porto Antico. Il punto più complesso è collegare il waterfront di levante al Porto Antico, perché poi fino alla Lanterna c'è già la ciclabile, almeno per tre quarti isolata e in un punto un po' mischiata con la strada. Entra quindi in gioco il progetto del tunnel sotto il porto, che parta dall'uscita di Genova Ovest e arrivi fino a viale Brigate Partigiane. In questo modo non avremmo più bisogno della sopraelevata per il traffico".

A disegnare il parco attorno alla Lanterna lo studio dell'archistar genovese Renzo Piano.

La diga

Per quanto riguarda la diga di Genova, invece, la preoccupazione è che la manifestazione di interesse possa andare deserta a causa dll'aumento dei costi delle materie prime. 

Su questo punto è intervenuto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, sempre martedì mattina a margine dell'evento del corpo consolare: "Il tema dell'aumento dei costi c'è e non solo sulla diga foranea, e sta rallentando e rendendo complicata l'apertura di centinaia di cantieri nel nostro Paese, dato l'aumento dei prezzi. Ma mi aspetto che per la diga di Genova ci siano manifestazioni di interesse. Le aziende che riterranno di non partecipare, ne hanno legittimo diritto, ma non penso che il bando andrà deserto. Ma poi l'aumento dei prezzi non durerà in eterno: il governo è già intervenuto, occorre fare un sacrificio da ogni lato, sia da quello della stazione appaltante sia da chi si aggiudica l'appalto".

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