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Martedì, 19 Marzo 2024
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Bassetti su Candida auris, sintomi e gravità: "Sta aumentando anche in Italia, pericolo infezioni gravi"

"Le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%": la spiegazione del medico genovese

Tra le nuove minacce all'orizzonte, sul fronte sanitario, c'è quella della Candida auris, "una brutta bestia" che starebbe "aumentando in maniera significativa in tutto il mondo, compresa l'Italia": parola di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.

Il medico commenta così l'allarme lanciato dai Cdc statunitensi proprio per la crescente diffusione delle infezioni da questo fungo: "Con il covid la crescita è diventata impressionante - spiega Bassetti ad Adnkronos -. Dobbiamo alzare l'asticella. È fondamentale sorvegliare, evitando di commettere gli errori del passato". L'esperto genovese è anche presidente di Sita, la Società italiana di terapia antinfettiva: "Stiamo monitorando, abbiamo un sistema di sorveglianza e un registro di queste infezioni".

La gravità 

A preoccupare, però, è il fatto che la Candida auris sarebbe resistente a moltissimi farmaci anti-fungini di primo livello: "Le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%. L'aumento di infezioni è purtroppo frutto di un alleggerimento delle misure per il controllo delle infezioni durante la pandemia di covid-19, quando le persone pensavano più a proteggere loro stesse dal virus e c'è stata una minore attenzione a questo microrganismo, su cui bisogna fare davvero molta attenzione".

Ma le "infezioni multiresistenti non sono causate solo da batteri - ricorda l'infettivologo - ma anche da funghi. Dobbiamo fare di più anche a livello italiano sul tema della lotta dei microrganismi resistenti, bisogna ancora alzare di più l'asticella. So che su questo argomento è molto sensibile il ministro Schillaci. Dobbiamo lavorare tutti insieme, la lotta ai microrganismi resistenti ai farmaci è la sfida attuale e del futuro".

I sintomi e le modalità di trasmissione

Candida auris - spiega il sito dell'Istituto Superiore di Sanità - è un fungo isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone dall’orecchio (in latino “auris”) di una donna. I primi focolai europei risalgono al 2015 in Francia mentre in Italia il primo caso di infezione invasiva è stato identificato nel 2019 seguito da un focolaio nelle Regioni settentrionali nel biennio 2020-2021.

La Candida auris può trasmettersi attraverso il contatto con superfici o dispositivi medici contaminati, o il contatto tra persone colonizzate o infette. Sono più a rischio coloro che hanno problemi di salute preesistenti, che sono ospedalizzati o si trovano in case di cura, che necessitano di dispositivi medici invasivi (come i cateteri) e che hanno un sistema immunitario indebolito.

Per quanto riguarda i sintomi, variano in base al sito corporeo interessato, tuttavia potrebbero non essere evidenti in quanto i pazienti che contraggono l'infezione sono già spesso ospedalizzati e affetti da altre patologie che possono ostacolarne la diagnosi. I quadri clinici più frequenti, comunque, riguardano infezioni del torrente ematico, intra-addominali, infezioni di ferite e otiti, Inoltre, il fungo è stato isolato da liquido biliare, tratto respiratorio e urina, ma non è ancora chiaro se possa provocare infezioni a polmoni e vescica. 

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