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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Io sto con i cinghiali", l'iniziativa degli animalisti genovesi

Il gruppo Facebook "Task Force" ha lanciato l'iniziativa a favore degli ungulati che secondo il piano regionale straordianrio di contenimento saranno abbattuti

"Io sto con i cinghiali" e "Basta mattanza loro non sono mostri". 

Parte da Genova un'iniziativa di solidarietà animalista per dire no all'abbattimento degli ungulati liguri, circa 80mila secondo la Regione. E proprio stando al piano regionale straordinario di contenimento, gli animali dalla prossima settimana saranno abbattuti.

Nessuna distinzione tra animali infetti da peste suina o sani e nessun "sconto di pena" per popolazioni urbane insediate da tempo come quella nel Bisagno; per il vicepresidente della regione e assessore alla caccia Alessandro Piana non ci sono differenze, così dice la legge, e nemmeno la volontà di creare un precedente.

Gli animalisti genovesi avevano proposto di creare nel fiume, ormai messo in sicurezza dallo scolmatore, un'area protetta naturale dove i cinghiali potessero vivere con le giuste disposizioni per non farli salire dagli argini. Una piccola oasi dove insegnare ai bambini, tramite cartelli installati, il valore della biodiversità e della fauna.

Il trend lanciato dal gruppo Facebook "Task Force" invita tutti i cittadini interessati a farsi una foto con una cartello o una scritta a supporto degli ungulati e di inviarla alla pagina: "Le soluzioni ci sono ma non vengono mai messe in atto - dicono gli organizzatori - la morte non è la soluzione e non dovrebbe mai esserlo".

Nelle ultime settimane, particolarmente calde per gli avvistamenti di cinghiali in città e per due incidenti (una donna morsa mentre mangiava una pizza in spiaggia e un signore caduto sul sentiero di casa dopo lo scontro con un esemplare maschio), sono state avanzate diverse proposte. Per il sindaco Bucci (già depositario di tre ordinanze nel 2017 per abbattere i cinghiali anche in città, poi respinte da Tar), questa volta la strada sarebbe stata la deportazione nell'entroterra ma l'idea non è piaciuta ai sindaci delle vallate che hanno a che fare con gli stessi problemi di convivenza.

In parallelo con gli abbattimenti saranno poi realizzate altre reti sui crinali individuati come quelli di maggior passaggio. Nessuna parola sulla sterilizzazione e sull'effetto della caccia (per molti etologi, veterinari e naturalisti causa di una moltiplicazione della popolazione), anzi: la richiesta da Genova al Governo è stata quella di allungare il periodo venatorio di due mesi.

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