Boati nell’ex cava dei Camaldoli: erano fuochi d’artificio
Decine di segnalazione sui social e chiamate alle forze dell’ordine ma per fortuna la guerra non c’entra: si è trattato di giochi pirotecnici, particolarmente fuori luogo dato il periodo
Non si trattava di esplosioni controllate dall'esercito, tanto meno di boati dovuti a operazioni di guerra come paventato da alcuni organi di stampa e dalle, legittime, preoccupazioni di commentatori delle pagine Facebook di quartiere.
I rumori che hanno tenuto sveglie le persone da Quezzi a Marassi, arrivando persino ad Arquata Scrivia - come segnalato da molti lettori - derivavano da fuochi d'artificio accessi nell'ex cava Camaldoli.
Gli agenti della polizia locale hanno pattugliato la zona senza individuare i responsabili ma trovando i resti di carta di giochi pirotecnici esplosi.
Non è possibile precisare se si trattasse di dispositivi legali o meno, anche se gli investigatori propendono più per la seconda opzione considerato il frastuono udito anche a chilometri di distanza.