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Dopo la vendita di Autostrade, i Benetton acquisiranno la maggioranza di Atlantia

La famiglia Benetton lancerà un'opa per acquisire la maggioranza di Atlantia, dopo che la società avrà incassato gli 8 miliardi per la cessione di Autostrade per l'Italia allo Stato. Egle Possetti "Nulla di vietato ovviamente, ma sicuramente un po' singolare"

Dopo il crollo del ponte Morandi, che nell'agosto 2018 ha provocato 43 vittime, il Governo si è mosso per togliere ad Aspi il controllo della società Atlantia della famiglia Benetton.

In una prima fase era stata valutata l'opzione di revocare la concessione, ma per evitare una lunga e incerta contesa giudiziaria, lo Stato ha deciso di procedere all'acquisto delle azioni di Aspi attraverso la Cassa depositi e prestiti, società privata controllata dal Ministero delle Finanze. 

Un'operazione condotta a prezzi di mercato e che porterà nelle casse di Atlantia 8 miliardi di euro che saranno pagati da una cordata pubblico-privata formata da Cdp e dai fondi di investimento Blackstone e Macquaire. La famiglia Benetton sarebbe ora pronta a lanciare un'offerta pubblica d'acquisto (opa), attraverso la holding di famiglia Edizioni e con il supporto finanziario della Balckstone, per prendere il pieno controllo di Atlantia.

Se l'operazione andrà in porto i Benetton avranno il 60% di Atlantia e procederanno al suo delisting, ovvero alla sua uscita dalla borsa valori. In questo modo la nuova proprietà metterà al sicuro la società da eventuali 'assalti' dei mercati finanziari e senza più vincoli nella sua gestione e degli 8 miliardi di introiti per la cessione di autostrade.

Sull'operazione finanziaria si è espressa anche Egle Possetti, presidente del comitato vittime ponte Morandi:

"La famiglia Benetton infatti potrebbe acquisire insieme al fondo Blackstone il completo controllo di Atlantia. Questo fondo si troverebbe quindi a essere socio di ente pubblico nella gestione autostradale Aspi e socio della famiglia Benetton in Atlantia. Nulla di vietato ovviamente, ma sicuramente un po’ singolare. Con che fondi, chi paghi cosa, sarebbe anche interessante capirlo, ma non siamo all’altezza".

La società Atlantia riceverà 8 miliardi per la cessione di Aspi, una somma in linea con i valori di mercato, e passerà sotto il controllo di una nuova società partecipata dalla famiglia Benetton e dal fondo Blackstone, che sarà anche socio dello Stato nella gestione della rete autostradale. 

Proprio su queste commisitione di interessi e posizioni in questa operazione finanziaria di è soffermata Possetti:

"Questo mondo che trova spesso il modo di guadagnare sulle disgrazie di tutti i tipi ci lascia sbigottiti. Ci lascia anche oltremodo perplessi il fatto che funzionari pubblici che hanno rivestito incarichi delicati possano passare in società private con importanti interessi in gioco. Vorremmo che il nostro legislatore potesse essere illuminato e scrivesse norme rigide di tutela degli interessi pubblici".

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