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Quattromila euro per aiutare i bimbi ucraini scappati dalla guerra a integrarsi con lo sport

Iscrizione, divise e attrezzature gratis: una sessantina le società che si sono messe a disposizione in tutta la Liguria, una ventina quelle attualmente coinvolte per una trentina di bambini e giovani già iscritti nella sola Genova

Un contributo di quattromila euro per aiutare bambini e ragazzi ucraini scappati dalla guerra e arrivati in Liguria a integrarsi attraverso lo sport: così il Rotary Club (distretto 2032) e la Attilio Carmagnani Ac Spa hanno presentato a Genova il loro sostegno a un'iniziativa lanciata dal Coni e dalla Regione Liguria nei mesi scorsi. 

Federazioni e associazioni sportive affiliate al comitato olimpico regionale metteranno a disposizione l'iscrizione gratuita ai profughi minorenni, che da oggi, venerdì 28 ottobre, attraverso il supporto economico di Rotary e Carmagnani, potranno anche ricevere gratuitamente le divise e le attrezzature necessarie per lo sport scelto. Il progetto è partito: una sessantina le società che si sono messe a disposizione in tutta la Liguria, una ventina quelle attualmente coinvolte per una trentina di bambini e giovani già iscritti nella sola Genova. Ai piccoli migranti che vorranno fare sport verrà offerta anche la visita medica non agonistica necessaria per l'iscrizione, che potrà essere effettuata o attraverso medici rotariani o attraverso accordi che il Rotary siglerà con Asl e centri privati.

Padre Tarasenko: "Non abbiamo lasciato da soli i ragazzi ucraini"

"Stiamo facendo questo piccolo, grande passo che da una situazione di emergenza ci porta a una situazione di normalità - commenta padre Vitaliy Tarasenko, cappellano della comunità ucraina genovese - questi segni di vicinanza sono una costante conferma che gli Ucraini non sono rimasti soli. Soprattutto, non abbiamo lasciato da soli i ragazzi che hanno perso tutto: offrirgli la possibilità di fare sport, soprattutto di squadra, è un bellissimo segnale di accoglienza e di ospitalità. La pace non si può rinnovare da soli, ma tutti insieme".

Solo a Genova, sono circa quattromila i profughi ucraini arrivati dall'inizio della guerra, seimila stimati in tutta la Liguria: di questi, circa tre su quattro sono minori. Gli arrivi negli ultimi mesi sono decisamente diminuiti, superati dai ritorni in patria.

Il presidente del Coni Liguria, Antonio Micillo, sottolinea: “Sono molte le società sportive che hanno dato la disponibilità ad accogliere questi ragazzi nelle proprie strutture e con questo nuovo aiuto sarà ancora più facile. Qualcuno è già stato iscritto, anche se non abbiamo un quadro completo perché, come è giusto, chi fa solidarietà non deve mettere manifesti. Oggi cogliamo l'occasione per rilanciare l'iniziativa a tutto il mondo sportivo ligure per dare un aiuto concreto a questa comunità, in grande difficoltà in questo momento".

“Con questo progetto - conclude Anselmo Arlandini, Governatore del Distretto Rotary 2032 - riusciamo a seguire il bambino che vuole fare sport dal momento preliminare in cui deve fare la visita per l'idoneità sportiva non agonistica fino a quando scenderà in campo, passando per l'iscrizione alla società e l'acquisto di tutta l'attrezzatura".

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