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Le scuole genovesi si organizzano per accogliere i bambini profughi ucraini: a Voltri il primo caso

La prossima settimana una delle scuole di Voltri probabilmente inizierà a ospitare una bimba di 8 anni

Arrivano anche in Liguria i primi bambini profughi fuggiti dall'Ucraina con le loro famiglie, e qui potranno andare presto a scuola. Mentre tre piccoli andranno all'istituto comprensivo di Borghetto Vara, in provincia della Spezia, una bimba di 8 anni andrà a scuola a Genova, per la precisione a Voltri. Tornerà sui banchi ma in un istituto che non è il suo, con insegnanti e compagni che non parleranno la sua lingua, e la scuola si sta organizzando.

L'Istituto Comprensivo Voltri 1 ha dato piena disponibilità all'accoglienza e adesso attende l'iscrizione ufficiale: "La bimba potrebbe iniziare già la prossima settimana - dice la dirigente scolastica Caterina Bruzzone a GenovaToday - abbiamo un protocollo di accoglienza per gli stranieri, ma in questi giorni è tutto in divenire. L'ufficio scolastico regionale e la conferenza cittadina si stanno organizzando per i mediatori culturali. Cercheremo poi di capire come effettuare l'inserimento, se in maniera graduale, comunque non solo nei confronti di questa bambina ma anche degli altri che arriveranno, e immagino non solo a Voltri. Il territorio del ponente è disponibile all'accoglienza attraverso molte strutture, penso che sicuramente arriveranno altre persone".

Uno dei primi nodi è quello della lingua: i piccoli che arriveranno non parleranno italiano. "Però, soprattutto nella scuola primaria - continua la preside - ci sono strumenti di linguaggio universale come la musica, l'arte, la matematica. Questo è sicuramente un percorso educativo che i docenti metteranno in pratica. Poi ci sono le alchimie che si vanno a creare quando i bimbi sono uno di fronte all'altro nello stesso spazio". Gli insegnanti hanno già affrontato l'argomento con gli alunni, proprio in previsione dell'accoglienza di piccoli in fuga dall'Ucraina: "Abbiamo a che fare con persone fragili, sono piccoli che scappano da una situazione difficile. Questo gli allievi lo hanno capito bene e sono desiderosi di aiutare. In generale, e non da oggi, i bambini sono accoglienti perché percepiscono altri bambini, i problemi spesso li creano gli adulti". E proprio gli alunni di Voltri, questa mattina, hanno donato bandiere dell'Ucraina, dell'Italia e della pace alla Pro Loco che nel weekend organizza una raccolta generi di prima necessità per i profughi.

Mentre la situazione che si è creata in Ucraina in queste settimane continua a preoccupare l'occidente, ci sono tanti altri profughi che negli anni sono arrivati a Genova: "Le scuole italiane, genovesi, la mia - conclude Bruzzone - accolgono stranieri in continuazione. Il protocollo di accoglienza esiste, per la scuola italiana è normale. Quello che non è normale purtroppo è l'arrivo di molti bambini in fuga da una guerra, il loro essere profughi. Però l'accoglienza a scuola è una prassi consolidata e il meccanismo è sempre lo stesso: tramite il gioco, la musica, l'arte e la matematica, si crea un dialogo al di là della parola. E poi, a piccoli passi, si va avanti. Noi accogliamo tutti".

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