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Balneari, Toti: "Rendere compatibile riforma del Governo con tessuto economico ligure"

Dopo l'emendamento al disegno di legge sulla concorrenza approvato dal Governo, che conferma la decadenza dei rinnovi delle concessioni al 31 dicembre 2023, il governatore Toti è intervenuto auspicando una soluzione che tuteli le peculiarità delle imprese balneari liguri

Il 15 febbraio 2022 il Governo ha deciso di inserire un emendamento al disegno di legge sulla concorrenza proprio sul tema delle concessioni balneari.

La norma approvata dal Governo recepisce quanto stabilito da due sentenze del Consiglio di Stato del 2021 che, in applicazione della direttiva europea Bolkestein sulla concorrenza, hanno dichiarato inammissibili le proroghe automatiche del concessioni balneari a partire dal gennaio 2024.

Le aree demaniali costiere italiane potranno essere affidate in concessione ai privati solo attraverso bandi di gara pubblici aperti a tutti gli imprenditori. Il Governo però ha stabilito alcuni paletti per tutelare gli attuali livelli occupazionali e il legittimo affidamento degli stabilimenti balneari a conduzione familiare, inoltre saranno inserite disposizioni per evitare l'eccessiva concentrazione delle concessioni in capo a poche imprese.

Le concessioni balneari già affidate con procedura di gara ad evidenza pubblica potranno arrivare a naturale scadenza, anche successiva al 31 dicembre 2023. Sulla questione è intervenuto il presidente ligure Giovanni Toti, che ha commentato così la decisione dell'Esecutivo:

"È necessario lavorare in modo costruttivo per rendere compatibile il percorso deciso dal Governo con le necessità del nostro tessuto economico regionale. Credo che trattare situazioni diverse in modo uguale non produca concorrenza, ma ingiustizia. Esistono stabilimenti balneari molto grandi, altri invece molto piccoli, alcuni si trovano in località di grande pregio mentre altri presidiano litorali che altrimenti rischierebbero l’incuria. Ma non solo: esistono aziende grandi, a carattere industriale, come anche piccole imprese familiari che vanno avanti da generazioni. Non tutte le concessioni sono uguali e occorre avere riguardo per i più deboli".

Il governatore è poi entrato nel merito della nuova norma, criticando parzialmente le decisioni del Governo:

"Si poteva fare diversamente e meglio se in questi anni la propaganda e la velletarietà non avessero prevalso in molte forze politiche che poi, frettolosamente, hanno approvato all’unanimità in Consiglio dei Ministri un provvedimento che, subito dopo il voto, tutti si affrettavano a dire di voler cambiare. L’amministrazione regionale ligure è da sempre in prima fila nella difesa della peculiarità e del valore delle nostre imprese balneari e continuerà a esserlo. Porteremo il nostro contributo alle misure che verranno adottate".

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