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Autostrade: code interminabili e tir bloccati, Trasportounito all’attacco

Il rinvio della riapertura dei caselli di Pra’ e Pegli, inizialmente prevista per il 7 gennaio, ha causato una paralisi del traffico: l’associazione di categoria all’attacco

Altra giornata infernale sulle autostrade liguri: complice il ritorno in zona gialla e il rinvio della riapertura dei caselli di Pra’ e di Pegli (rimandata all’11 gennaio) sin dalle prime ore di giovedì mattina sul nodo genovese si sono formate lunghissime code, arrivate a 8 km, con centinaia tra mezzi pesanti e auto incolonnate.

Sull’accaduto è arrivata la durissima critica di Trasportounito, l’associazione che riunisce le imprese di autotrasporto, che ha definito quando accaduto oggi «le ulteriori prove di accusa che si accumulano sullo scranno di un ipotetico tribunale che, prima o poi, sarà chiamato a giudicare non solo le inadempienze, le colpe e gli abusi attuati dalla Società Autostrade, ma anche le responsabilità di chi, a livello istituzionale e di governo, ha omesso di effettuare i controlli sull’attività di una concessionaria che avrebbe dovuto essere, dopo il crollo del Morandi, quotidianamente attenzionata e monitorata».

«Dopo la chiusura, a sorpresa, messa in atto da Autostrade per l'Italia, dei caselli di Pra’ in uscita e di quello di Pegli, sia in entrata sia in uscita, il 29 dicembre scorso, senza dare alcun preavviso agli automobilisti e agli autotrasportatori - spiega Giuseppe Tagnochetti, coordinatore di Trasportounito - adesso slitta all’11 gennaio la riapertura di questi stessi caselli, che era prevista inizialmente per il 6 gennaio alle 6, ma che è stata rimandata con il pretesto delle non favorevoli condizioni meteo».

Tagnochetti conclude rincarando la dose: «Con la chiusura dei caselli, e la deviazione forzata dei mezzi pesanti sulla viabilità cittadina del ponente genovese trova conferma la gestione fallimentare nel metodo di pianificazione dei cantieri, con un sistema informativo che genera (esattamente come accade specularmente nella “colorazione” delle Regioni e nella mappatura dei divieti) aggiornamenti continui ingestibili per l’autotrasporto, con mezzi bloccati sulle strade, un’impossibilità generalizzata a pianificare le consegne della merce e danni ormai incalcolabili ai traffici portuali e al sistema logistico».

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