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Martedì, 16 Aprile 2024
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Parco nazionale di Portofino, la Regione presenta la sua proposta sui confini

Dopo il ricorso al Tar del Lazio di alcune associazioni ambientaliste e il conseguente intervento del Governo per fissare i confini del nuovo parco nazionale, la Regione è vicina alla conclusione dell'iter con l'istituzione del nuovo perimetro dell'area protetta

Nel corso della riunione che si è tenuta in Regione l'8 febbraio, con i sindaci degli 11 Comuni del comprensorio, il presidente Giovanni Toti, il vicepresidente Piana e il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai, si è giunti a una proposta per l'aumento della superficie dell'attuale area protetta. 

I nuovi confini del futuro parco nazionale aumenterebbero del 50% la superficie terrestre e del 100% la superficie marina rispetto all’attuale, per un parco nazionale compatto che riunirebbe nella sua area di protezione l'area marina e quella terrestre. 

Una decisione che metterebbe d'acccordo le istituzioni coinvolte e permetterebbe di superare la perimetrazione provvisoria decisa con decreto dal ministro della transizione ecologica Cingolani nel rispetto della sentenza del Tar del Lazio che aveva accolto il ricorso dell’associazione Amici del Parco di Portofino.

Nel ricorso si chiedeva l’applicazione della norma contenuta nella legge di bilancio 2017 che isitituiva formalmente il parco nazionale di Portofino, rinviando agli enti territoriali la definizione del nuovo perimetro dell'area protetta. Il provvedimento governativo era stato accolto con dure critiche dalla Regione e dalla gran parte dei Comuni coinvolti, con l'accusa di essere un'illgittima intrusione dell'Esecutivo in questioni di competenza locale.

Queste ragioni hanno anche motivato il ricorso al Tar contro il decreto del Ministero, presentato da tutti i sindaci, tranne quelli di Camogli e di Coreglia, e dalla Regione. Nei mesi successivi sono seguite nuove ipotesi di perimetrazione del parco nazionale, senza però mai arrivare ad un accordo condiviso.

La presidente di Wwf, Donatella Bianchi, aveva lanciato l’idea di unificare la riserva terrestre, che comprende i comuni di Portofino, Santa Margherita e Camogli, con quella marina. Proprio questa proposta è stata avallata dal presidente Toti ed è stata la base del nuovo accordo trovato dalla Regione e dagli altri enti coinvolti.

Regione Liguria ha voluto riunire i Comuni per trovare un punto di condivisione sulle esigenze di valorizzazione dell’area focalizzando l’attenzione sul promontorio di Portofino. Il presidente Toti ha spiegato così l'esito della riunione:

“Al centro della nostra proposta abbiamo messo l’ipotesi avanzata dal WWF e dalla sua presidente Donatella Bianchi circa la creazione di un parco compatto che comprenda la porzione terrestre e marina del promontorio. Portofino resta il punto di riferimento di notorietà mondiale che potrà avere un valore di volano per tutti i comuni aderenti. A questo punto un secondo round sarà previsto con la definizione delle regole di salvaguardia e della governance che verrà concordata con il ministero”.

Anche il vicepresidente Piana ha commentato la proposta per i nuovi confini del parco:

“Portofino è area protetta dal 1935. Stiamo continuando su questo percorso di tutela e valorizzazione. Ora la parola è passata agli Enti locali espressione delle volontà e delle esigenze del territorio e dei cittadini. A questo punto il prossimo passaggio sulla definizione delle clausole di salvaguardia e della governance sarà fondamentale per definire, in accordo con il ministero, un assetto stabile del parco nazionale”.

Anci, attraverso le parole di Pierluigi Vinai, ha commentato così l'accordo:

“Abbiamo fatto un lavoro di accompagnamento durato tutta l’estate per costruire un parco che soddisfacesse le necessità dei Comuni. Crediamo di averlo fatto, avendo trovato una soluzione di mediazione”.

La proposta che ha messo d'accordo Regione e Comuni verrà formalizzata e inviata nei prossimi giorni al Ministero che dovrà approvarla, per sancire l’intesa prevista dalla norma nazionale.

La nuova perimetrazione del parco nazionale di Portofino ha sollevato però le critiche dell'opposizione, che sottolinea come la proposta della Regione sia un passo indietro rispetto alle richieste del Governo e delle associazioni ambientaliste. Infatti l'idea iniziale era di allargare l'area protetta a 7 comuni, mentre la decisione finale della Regione è di mantenere l'attuale estensione territoriale.

Il capogruppo di Pd e Articolo Uno Luca Garibaldi ha criticato così la scelta delle Regione e dei Comuni coinvolti:

"La proposta di Toti di mantenere i confini del Parco di Portofino ai solo tre comuni iniziali è una retromarcia inaccettabile. Parlare di ampliamento e di conquista, solo perché è stata inserita l'area marina protetta, è un'illusione e fumo negli occhi. Mentre molti Comuni, che sarebbero voluti rientrare nell'area protetta del Parco, sono stati sbattuti fuori".

Garibaldi ha poi concluso affermando:

“Non si può accettare che la volontà dei territori, di chi vuole investire sullo sviluppo sostenibile del Tigullio e della Liguria, venga zittita per ragioni di equilibri di maggioranza: cacciare fuori i Comuni da un Parco è una decisione senza precedenti, che cancella occasioni di sviluppo del territorio. Metteremo in campo tutte le iniziative possibili per contrastare questa decisione e questo scambio tra Toti e la Lega”.

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