Pescato un granchio alieno sotto la Lanterna
Un esemplare rarissimo nel Mediterraneo, si tratta infatti soltanto della quarta segnalazione in 18 anni. Purtroppo dopo cinque giorni di ricovero all'Acquario di Genova è deceduto
È originario dell'India, porta sulla schiena il disegno di una croce ed è alieno. Si tratta di un granchio ed è stato catturato da Simone Orecchia, pescatore della Cooperativa Pescatori Boccadasse, nella acque di fronte alla Lanterna, a circa 50 m di profondità, con un tramaglio per aragoste.
Il pescatore ha immediatamente notato la particolarità della cattura ed ha avvisato i biologi Fulvio Garibaldi e Luca Lanteri del Laboratorio di Biologia della Pesca, il Distav dell'università di Genova, con i quali collabora da molto tempo. Purtroppo, però, il granchio non è sopravvissuto.
Si trattava di una femmina di Charybdis feriata, chiamata dagli anglosassoni, appunto, granchio crocifisso per il disegno che porta sulla parte dorsale del carapace.
È la quarta segnalazione in Mediterraneo: la prima risale al 2004 in Spagna, in Catalogna, vicino a Barcellona; la seconda a Livorno nel 2015 e la terza ancora in Spagna, vicino a Tarragona nel 2017.
Al momento del ritrovamento, essendo l’animale ancora vivo, i biologi hanno contattato Laura Castellano, curatrice del dipartimento Mediterraneo dell’Acquario di Genova, per trasferire l’esemplare nelle vasche curatoriali e osservarne il comportamento ma l’esemplare, dopo 5 giorni, è deceduto.
Nei mari di origine è una specie che vive sia su fondali fangosi che sabbiosi, in acque costiere. I maschi possono raggiungere 1 kg di peso (le femmine fino a 400 gr) e viene attivamente pescato in India e Vietnam.
Si tratta chiaramente di una specie aliena ma, in considerazione delle catture sporadiche avvenute in un arco temporale molto lungo (circa 18 anni), si può ipotizzare che i singoli individui siano arrivati in Mediterraneo con il trasporto tramite nave.
Non essendo ancora stata segnalata la sua presenza in Mar Rosso, è improbabile che possa essere entrato attraverso il Canale di Suez, come sta accadendo negli ultimi anni con sempre maggiore frequenza per molte specie di pesci e altri organismi marini, favoriti dall’innalzamento delle temperature. Quindi la sua presenza potrebbe essere messa in relazione alla globalizzazione ed intensificazione dei traffici navali.