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Nasce l'albo delle tradizioni genovesi, Bordilli: "Immenso patrimonio da tramandare"

L'assessore Bordilli: "L’Albo sarà uno strumento aperto al recepimento di tradizioni e usanze da tutto il territorio, dalle vallate alla costa in modo che possa essere anche un volano per la valorizzazione dei nostri quartieri, dei luoghi di ritrovo storici delle nostre comunità di quartiere, ad esempio gli oratori"

Approvata dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli, l’istituzione dell’Albo delle tradizioni genovesi.

"L’obiettivo è dare un riconoscimento ufficiale a tutti quegli aspetti della storia e cultura locali, al folklore, agli eventi e al saper fare delle tradizioni che rappresentano l’identità della nostra città e della comunità genovese", ha spiegato l'assessore Bordilli.

"Genova ha tradizioni secolari ad esempio legate alle festività natalizie, ma anche un variegato bagaglio di tradizioni orali, espressioni della collettività che hanno una storia alle spalle, usanze legate alla fede ma non solo. Vogliamo che questo immenso patrimonio possa essere tramandato alle future generazioni, con un riconoscimento istituzionale che identifichi la nostra memoria fatta di beni immateriali e materiali".

Per l’istituzione dell’Albo saranno coinvolti i nove Municipi, avviate iniziative di confronto con gli stakeholders, protocolli di collaborazione e condivisione dei disciplinari.

"L’Albo sarà uno strumento aperto al recepimento di tradizioni e usanze da tutto il territorio, dalle vallate alla costa in modo che possa essere anche un volano per la valorizzazione dei nostri quartieri, dei luoghi di ritrovo storici delle nostre comunità di quartiere, ad esempio gli oratori", conclude Bordilli.

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