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VIDEO | Ex Ilva, scatta lo sciopero: "Buste paga ridotte a una miseria e problemi di sicurezza"

Com'era prevedibile, dopo l'assemblea di questa mattina (lunedì 2 ottobre), la Rsu dello stabilimento di Acciaierie d'Italia (ex Ilva) di Cornigliano ha dichiarato 24 ore di sciopero, in continuità con le mobilitazioni di Taranto.

"Non possiamo più subire vessazioni di questo tipo dal punto di vista economico e lavorativo - spiega Nicola Appice, Rsu Fim Cisl -. Abbiamo carenze manutentive che portano ad avere problemi di sicurezza, buste paga ridotte a una miseria con la cassa integrazione che continuamente aumenta e ormai è diventata una situazione di convivenza non più gestibile. Le famiglie sono ridotte alla povertà, c'è bisogno di dare un segnale forte". Insomma, i lavoratori e le organizzazioni sindacali chiedono un cambio di passo immediato: "Non possiamo più andare avanti così" conclude Appice.

In una nota il segretario generale FIm Cisl Liguria Christian Venzano e il coordinatore Acciaierie d’Italia Rsu Fim Cisl Nicola Appice hanno dichiarato: "La manifestazione di oggi è per dire basta a questa situazione paradossale che stiamo vivendo da tempo, dove dovremmo produrre di più invece siamo ai minimi storici e viene aumentata la Cassa integrazione.  È inaccettabile questo comportamento dell’azienda  e il Governo deve esporsi essendo azionista di un azienda strategica per il paese che produce acciaio e che viene ridotta senza motivo ai minimi storici su tutto e su tutti i siti. Non abbiamo evidenza di dove sono finiti i 680 milioni, non ci sono stati gli  investimenti dichiarati, non arrivano i pezzi e non si fanno le manutenzioni, mettendo fortemente a rischio la sicurezza dei lavoratori. Bene l’incontro di mercoledì col presidente della Regione Toti e che adesso anche le istituzioni locali si espongano in maniera chiara sull’importanza della siderurgia nel nostro paese e per l’importanza del sito di Genova".

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