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Garrone: «Cassano? Gli vogliamo bene ma niente Samp»

Il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone «vuole bene» ad Antonio Cassano, ma non lo vuole più alla Samp. «Iachini non ha mai avuto Cassano, non sa cosa significa averlo in uno spogliatoio». Garrone chiude così le porte al ritorno del Pibe di Bari

Genova - Il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone «vuole bene» ad Antonio Cassano, ma non lo vuole più alla Samp. Nonostante Cassano abbia pubblicamente dichiarato che il suo periodo alla Sampdoria fu «il più bello della vita» da calciatore. Il futuro di Fantantonio non sarà certamente sotto la Lanterna.

Garrone, che anche oggi (ieri ndr.) si è concesso la sua consueta passeggiata in centro a Genova, non porta rancore nei confronti di Cassano. Dice di aver dimenticato il modo come il campione di Bari vecchia ruppe con la società blucerchiata, quando, in uno scatto di rabbia, arrivò addirittura ad insultare il presidente e la sua famiglia. Acqua passata. Nello stesso tempo, però, per Cassano e la Sampdoria si può parlare di storia definitivamente finita, impossibile riaprirla.

«Le sue parole d'amore per la Samp corrispondono a quello che noi proviamo per lui - ha commentato oggi Garrone a Genova riferendosi a quanto detto da Cassano agli Europei -. Nello stesso tempo però non vedo come lui possa tornare alla Sampdoria. Con Antonio ci siamo chiariti a suo tempo, io l'ho perdonato per quella sua reazione e direi che ora i nostri rapporti sono normali - ha ricordato il presidente -. Però io penso che uno spogliatoio di calcio abbia bisogno di coesione e armonia, mentre Antonio è capace di introdurre, magari senza volerlo, elementi di tensione. È un tipo bizzarro. A volte, come ho avuto occasione di dire, è una scheggia impazzita. Impossibile da prevedere o contenere. Magari non ne è consapevole, come successo con le sue dichiarazioni sui gay».

È per questo che Riccardo Garrone ritiene impossibile un ritorno di Cassano a Genova, per quanto l'attuale tecnico blucerchiato, Beppe Iachini, dica che per lui «le porte della Samp saranno sempre aperte». Non è così: «Iachini non ha mai avuto Cassano sotto di sé, non sa cosa significa averlo in uno spogliatoio».

Lo stesso allenatore della Samp, che spera sempre di essere confermato sulla panchina blucerchiata, in serata è tornato sui suoi passi: «Cassano? Non volevo dire che lo allenerei volentieri. Volevo dire che è un grande giocatore. So che c'era stato un riavvicinamento con la società, quest'inverno è anche venuto a trovarci. Ma circa un suo ritorno non dico nulla, queste sono valutazioni che deve fare la società». Quanto alle dichiarazioni sui gay, Iachini ha tagliato corto: «Non spetta a me commentare, Cassano non è un mio giocatore. Tocca a Prandelli» (Ansa).

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