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Sampdoria: corsa e sacrificio, gli ingredienti per la risalita

Il primo obiettivo del nuovo tecnico Beppe Iachini è quello di restituire alla Samp quelle motivazioni e quella cattiveria agonistica che fino ad oggi sono mancate. Due elementi fondamentali per tornare presto in A

Gli occhi della tigre. Come ci si poteva aspettare il neo allenatore blucerchiato Beppe Iachini pone il suo primo obiettivo, e quindi le speranze di risalire la china, sulle motivazioni e sulla cattiveria agonistica.

Troppo scarico questo gruppo per sperare di risollevarsi contando solo sulle abilità tecniche fine a se stesse, questo il tecnico l’ha capito subito, fondendo quindi il proprio credo tattico fatto di corsa e sacrificio con le esigenze di squadra che richiedevano proprio questo tipo di sforzo psicologico.

Allenamenti fatti di corsa, intensità e di richiami fisici per valutare attentamente lo stato del gruppo, che solo per alcuni tratti a Bari si è vista come lo vuole il tecnico di Ascoli Piceno.

Un' ulteriore inversione di tendenza rispetto al suo predecessore Atzori sta nella volontà, come da lui stesso ribadita, di voler creare un undici base e lavorare su questa idea variando eventualmente a seconda degli imprevisti che il campionato cadetto puntualmente presenta.

Sarà importante verificare dopo un’intera settimana di lavoro se si vedranno questi concetti messi in pratica sul campo di casa, dove la Samp va a singhiozzo.

Il campionato è equilibrato, con un filotto di vittorie i blucerchiati potrebbero volare sulle ali dell’entusiasmo e risalire velocemente, i risultati delle altre pretendenti fatti di alti e bassi dimostrano che le possibilità ci sono, non c’è modo migliore di imparare un nuovo credo usando la medicina della vittoria.

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