Il Giro dell'Appennino cambia percorso per mancanza di fondi
«In una fase in cui si è senza bilancio, non era possibile prevedere la spesa di 70 mila euro e nemmeno quella dei 25 mila euro che gli organizzatori chiedevano come acconto», così l'assessore Pino Boero
Durante la seduta odierna del consiglio comunale, Stefano Anzalone (Gruppo Misto) ha chiesto chiarimenti in merito al cambiamento del percorso in città del Giro dell'Appennino per mancanza di fondi.
Sullo stesso argomento, l'interrogazione presentata da Paolo Gozzi (Pd): «Genova perde il Giro dell'Appennino, si chiede cosa abbia fatto l'assessore per evitarlo».
Anzalone: «negli ultimi anni si è spostato l'evento all'interno della città; adesso, per 40 mila euro, non si può fare. Si sarebbe potuto coinvolgere la Regione. La notizia è vera? Che cosa si intende fare?».
Gozzi: «il giro dell'Appennino, nell'anniversario della Liberazione, è una vetrina nazionale anche per la città. Com'è possibile?».
L'assessore Pino Boero ha chiarito la situazione: «il dato storico è che la corsa, in quasi tutte le edizioni tranne 5 recenti, è passata da Pontedecimo e non dal centro. Lo scorso anno i 70 mila euro per le spese di Aster, Polizia Municipale e altri servizi, sono stati a carico del Comune. In una fase in cui si è senza bilancio, non era possibile prevedere questa spesa e nemmeno quella dei 25 mila euro che gli organizzatori chiedevano come acconto. La Regione fornisce un massimo di 40 mila euro, insufficienti per gli organizzatori, a cui sono venuti a mancare vari sponsor. Allo stato attuale non è possibile prevedere quale cifra potrà essere dedicata al Giro dell'Appennino».
