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Genoa, Dainelli: «A Pegli invasione sì, ma senza schiaffi»

L'ex giocatore rossoblù ha confermato agli investigatori che indagano sui fatti di Genoa-Siena che lo scorso gennaio alcuni ultras entrarono in campo durante un allenamento della squadra a Pegli. Ma nega violenze

L'ex giocatore del Genoa Dario Dainelli, oggi al Chievo, ha confermato agli investigatori che indagano sui fatti di Genoa-Siena che lo scorso gennaio alcuni ultrà genoani furono responsabili di un'invasione di campo durante un allenamento della squadra a Pegli. Ma ha escluso che vi siano state aggressioni o schiaffeggiamenti a giocatori, come invece riportato da alcuni media nei giorni scorsi.

Dainelli è stato sentito dagli investigatori nell'ambito dell'inchiesta sui disordini al Ferraris di dieci giorni fa. Il giocatore ha confermato alla Digos che un gruppo di tifosi invasero il campo di Pegli, «ma nessuno fu preso a schiaffi».

La Digos ha voluto sentire Dainelli per ricostruire il clima di intimidazione subito da tutta la squadra. Nella relazione consegnata al procuratore capo Michele Di Lecce e al sostituto Biagio Mazzeo, la Digos fa riferimento infatti a una serie di pressioni esercitate dagli ultrà sui calciatori rossoblù e sulla società per i risultati deludenti ottenuti dalla squadra nella seconda parte del campionato.

«L'episodio (di Pegli, ndr) - si legge nella relazione - si inquadra in un clima di intimidazione a cui è sottoposta la squadra che non è limitato ai fatti di domenica». Al momento sono dodici gli indagati, ma non si esclude che il numero possa salire (Ansa).

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