rotate-mobile
Genoa

Calcioscommesse: Leopizzi e Sculli intercettati su Preziosi e la partita col Venezia

Il giorno dopo i fatti di Genoa-Siena, il tifoso rossoblù spiega al giocatore di aver difeso il presidente commettendo falsa testimonianza durante il processo sulla combine con il Venezia concluso dall'indulto

Genova - Domenica 22 maggio 2012 alcuni tifosi del Genoa si resero protagonisti di una protesta che portò alla spospensione della partita contro il Siena. Quel giorno ai giocatori venne chiesto di togliere la maglia, umiliazione risparmiata a Giuseppe Sculli.

L'indomani, Massimo Leopizzi e l'attaccante rossoblù sono stati intercettati al telefono mentre parlano della vicenda. Il giocatore ringrazia il capo ultras per averlo escluso da quelli che dovevano spogliarsi dei colori del Grifone.

Poi Leopizzi commenta la frase di Preziosi, favorevole all'arresto dei tifosi violenti. «Ma come gli viene in mente di dire queste cose? - dice Leopizzi a Sculli -. Per lui in passato ho fatto anche falsa testimonianza quando sono stato sentito per la partita con il Venezia». Questa è solo una delle dichiarazioni in possesso del settimanale L'Espresso e acquisite dai pubblici ministeri di Genova. Il processo penale per frode sportiva si concluse con l'indulto.

Secondo quanto rivelato, Giuseppe Sculli e Omar Milanetto avevano una certa confidenza con il tifoso rossoblù al punto da essere fra gli invitati della festa per la conclusione degli arresti domiciliari di Leopizzi, misura restrittiva assunta dopo il tentativo di uccidere la moglie. L'episodio risale al 2006. L'emergere di nuovi elementi rischia di fare sì che l'inchiesta calcioscommesse in casa Genoa sia solo una delle tegole di questa calda estate rossoblù.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcioscommesse: Leopizzi e Sculli intercettati su Preziosi e la partita col Venezia

GenovaToday è in caricamento