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Genoa, Preziosi a gamba tesa: «Playoff e playout idiozia totale»

Il presidente rossoblù interviene sull'ipotesi playoff e playout, prima alternativa qualora non si riuscisse a terminare il campionato

Con tutto il mondo dello sport fermo in attesa di buone nuove, il Genoa continua la propria pausa dall'attività sportiva. Niente allenamenti fino a data da destinare in attesa di nuove disposizioni ministeriali.

Tanti i dubbi sulla Serie A, soprattutto qualora si dovesse protrarre oltre giugno, visti i tantissimi prestiti o giocatori in scadenza della società di Enrico Preziosi.

E proprio il patron rossoblù è intervenuto in una lunga intervista a Radio Radio. Tranciante il suo commento sull'ipotesi playoff/playout che verosimilmente potrebbero coinvolgere anche il suo Genoa: «l'unica ipotesi che ha senso è tentare di finire il campionato, l'ipotesi playoff o playout è un'idiozia totale, non è prevista da regolamento né dalle norme della Serie A. Non si può inserire qualcosa strada facendo solo perché è un fatto straordinario, credo non se ne debba neanche parlare».

Il presidente rossoblù confermo lo stop agli allenamenti, ma solleva molti dubbi sulla ripresa da parte di tutte le squadre: «Non è possibile pensare a una ripresa a macchia di leopardo, non si può fare “io comincio e tu aspetti”, sappiamo bene che ci sono molte squadre in quarantena, per cui non si può pensare che qualcuno riprenda prima degli altri solo perché non ha la stessa situazione. Una ripartenza deve essere condivisa con tutte le società. Penso che sia comunque difficile ipotizzare una ripartenza degli allenamenti alla fine di aprile. Chi resta fuori dall’attività agonistica per tutto questo tempo ha bisogno di almeno tre settimane per ripresentarsi su un campo, la preparazione andrà rifatta da capo. Se dovessimo pensare come l’Inghilterra di ripartire a fine aprile faremmo molta fatica. Si pensa e si spera che si ricominci gli allenamenti nell’arco di un paio di settimane».

Infine Preziosi, si è detto molto preoccupato per la situazione contratti e prestiti in scadenza: «I lavoratori dipendenti hanno contratti che costituzionalmente sono validi. Poi se ci sono deroghe da una federazione oppure un ente che permettono di allungare i termini, questo è un altro discorso. Noi abbiamo tanti giocatori in prestito che a giugno scadono e sono giocatori che al primo luglio sono di un’altra squadra. E poi ci sono riscatti in base alle prestazioni che un calciatore offre. Partire a giugno sarebbe veramente un disastro. Se poi c’è un ente autorizzato a dare deroghe, in quel caso tutto è possibile».

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