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Costume e società Sant'Olcese

Sant'Olcese e la leggenda dell'orso addomesticato

Si narra che nel 400 il vescovo Olcese, inviato in Liguria per convertire gli abitanti, riuscì ad addomesticare un orso ritenuto pericolosissimo dalla popolazione

Sapete da dove deriva il nome del paese Sant'Olcese? Prende il nome - come si può immaginare - da un santo, il vescovo francese Olcese. Quello che forse pochi sanno è che Olcese è stato veramente ospite del paesino intorno all'anno 400: il vescovo si stabilì in Liguria dopo essere fuggito dall'invasione dei Vandali in Gallia, con il compito di evangelizzare la popolazione.

Nel borgo di Sant'Olcese, in cui il vescovo trovò dimora, all'epoca gli abitanti parlavano impauriti di un grande orso che aggrediva le pecore, le mucche e gli animali domestici. Il terrore rischiava davvero di paralizzare la popolazione: quanto ci vorrà ancora, ci si chiedeva, prima che l'orso inizi a cacciare anche gli esseri umani? E, soprattutto, i bambini?

Olcese cercava di tranquillizzare i cittadini, ma la leggenda narra che un giorno - dopo aver caricato il suo carretto con pietre e altro materiale per costruire la chiesa - si imbattè lui stesso nell'orso. L'animale era così aggressivo che, per prima cosa, uccise uno dei due buoi che tiravano il carro di Olcese. Poco dopo fu la volta di Olcese: i cittadini guardavano terrorizzati, pensavano che per l'uomo sarebbe stata la fine.

Ma poco prima di essere aggredito, il miracolo: Olcese guardò negli occhi l'orso e tracciò una croce in aria, dicendogli di fermarsi. L'animale si fermò, e addirittura si accucciò ai piedi dell'uomo, lasciandosi accarezzare e - poco dopo - trainò anche il carro al posto del bue che aveva ucciso, sotto gli occhi esterrefatti di tutti.

Dopo la sua morte, Olcese venne proclamato Santo, e il paese prese il suo nome in suo onore.

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