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Costume e società

Curiosità: perchè a Genova le parolacce sono le "parole del gatto"?

Da cosa deriva questa buffa espressione tutta genovese?

C'è un modo di dire tipico di Genova che indica le parolacce o comunque le espressioni scurrili e volgari: sono le "parole del gatto", in dialetto "paròlle do gatto".

Ma cosa hanno mai fatto i gatti per finire al centro di questa particolare espressione? Perchè chi usa espressioni volgari a Genova dice le parole del gatto?

C'è un'antica leggenda all'origine di questo modo di dire: si dice che una volta, tanto tempo fa, c'era una famiglia con un gatto abituato a dormicchiare sulle sedie della sala da pranzo. Erano eleganti e soprattutto imbottite, e al gatto piaceva molto accoccolarsi su queste soffici sedute. Poi però cambiò tutto, la famiglia dovette vendere i mobili per ricavare qualche soldo, e al posto delle sedie imbottite ripiegò su semplici sedie pieghevoli e dure. Questo al gatto non piacque affatto, e una notte il poveretto - saltando su una delle sedie nuove - la fece addirittura richiudere per sbaglio, con un gran trambusto che svegliò tutti quanti. Altro che soffici imbottiture. A quel punto l'animale si mise a mugolare lamentosamente come solo i gatti sanno fare: erano miagolii, brontolii e versi gutturali che sembravano vere e proprie imprecazioni. Un po' come se il gatto si fosse messo a lanciare maledizioni ai suoi padroni e alle loro sedie nuove, tanto brutte e scomode.

Da questo episodio - che viene narrato nelle famiglie genovesi ma che nessuno sa se sia accaduto veramente - è nata l'espressione "parole del gatto".

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