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Fiera e Waterfront, polemiche per la "commissione lampo" a Tursi

Convocato in mattinata, l'incontro sul futuro del fronte mare è stato rimandato dopo meno di 20 minuti per l'assenza dell'assessore all'Urbanistica. E scoppia la polemica sul gettone per i consiglieri

È stata rimandata a venerdì 6 aprile la commissione consiliare convocata in mattinata a Palazzo Tursi per discutere della delibera di giunta relativa alla vendita delle aree della Fiera di Genova e all’attuazione del cosiddetto “Waterfront di Levante”. Un rinvio che ha suscitato polemica a causa dell’assenza dell’assessore comunale all’Urbanistica, Simonetta Cenci, e della durata della discussione: 18 minuti, per cui i 20 consiglieri presenti hanno comunque ricevuto il gettone di presenza di 80 euro.

A presentare una mozione per il rinvio per l’assenza dell’assessore Cenci, non prevista inizialmente, è stato il consigliere Pd ed ex assessore all’Urbanistica Stefano Bernini, che ha sottolineato in Sala Rossa la necessità di affrontare la discussione sul Waterfront anche dal punto di vista delle variazioni urbanistiche.

Dopo il tentativo da parte dell’assessore allo Sviluppo Economico, Pietro Piciocchi, di contattare la collega, la commissione è stata dunque sciolta e rinviata a venerdì. Non senza polemiche, come detto, con Maria Tini, consigliera del Movimento 5 Stelle, che ha suggerito fosse l’assessore Cenci a pagare le spese della commissione saltata. Cenci dal canto suo ha assicurato la sua presenza per venerdì, sottolineando che alla commissione odierna la partecipazione non era stata richiesta. 

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