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Pd, Vito Vattuone unico candidato alla segreteria regionale

Dopo oltre un anno e mezzo di commissariamento, il partito ligure potrebbe aver trovato una nuova guida: nato a Casarza Ligure il 25 dicembre 1958, è stato consigliere regionale e dal 2013 è senatore

Salvo sorprese, sarà Vito Vattuone il nuovo segretario regionale del Partito Democratico in Liguria: quella del senatore originario di Casarza Ligure è l’unica candidatura depositata entro il termine, fissato per le 20 di sabato 25 febbraio, e accettata all’unanimità verrà ufficializzata il 26 marzo, quando il commissario David Ermini darà il suo addio.

Niente Primarie, dunque, per eleggere il nuovo segretario: a sostegno di Vattuone in assemblea reginale sono state presentate 90 firme, che dovrebbe concretizzarsi in una nomina che ridarà un segretario regionale al partito dopo le dimissioni di Giovanni Lunardon nel giugno del 2015, presentate in seguito alla sconfitta del Pd alle Regionali. Il partito regionale era stato quindi commissariato, un compito affidato al deputato toscano David Ermini.

Nato a Casarza Ligure il 25 dicembre 1958, Vattuone è sposato e ha due figlie. Ha iniziato l'attività politico-amministrativa nel Comune di Casarza, di cui è stato consigliere comunale dal 1990 e poi sindaco dal 1993 al 2004. Dal 1997 al 2007 è stato consigliere provinciale, capogruppo prima del Partito Popolare italiano e poi della Margherita. Vice Presidente della Filse dal 2006 al 2008. Fondatore e presidente dell'assemblea costituente regionale Ligure del Partito Democratico, è stato anche consigliere Regionale dal 2008 al 2010, e nel 2013 è stato eletto senatore.

«Il lavoro unitario del Gruppo Pd in Regione è stato una buona premessa per superare le divisioni profonde del dopo elezioni regionali - è stato uno dei primi commenti di Vattuone - . Quel lavoro, insieme al paziente intervento di David Ermini che ringrazio, e all’impegno di tanti permettono oggi di raccogliere i frutti di un congresso unitario». 

«Considero un risultato importantissimo il fatto di aver raggiunto una unità non solo di facciata, ma reale, nei contenuti e negli impegni futuri - ha proseguito il segretario in pectore - So bene che siamo in una fase molto articolata, con un congresso nazionale che sarà ricco di posizioni in campo: ma il fatto che abbia prevalso ciò che ci unisce su ciò che ci divide mi conforta».

Prossimo passo importante (e ormai indispensabile), per il Pd, la scelta di un candidato per le Amministrative, non soltanto per Genova ma anche per La Spezia. A oggi di nomi ne sono stati fatti tanti, i più frequenti quelli di Luca Borzani a Gianni Crivello, che hanno già chiarito di non avere intenzione di correre per la poltrona di sindaco.L’unica cosa su cui, al momento, sembrano trovarsi d’accordo i dem, pare essere quella di individuare un candidato unitario che rappresenti tutte le “fazioni” in cui il partito si è spezzettato. 

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