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Tunnel subportuale, la giunta si difende: "Nessuna bocciatura dal Consiglio superiore lavori pubblici"

"Sappiamo che il progetto dovrebbe iniziare a maggio, vedremo, perché ci risulta che sia in buona parte da riscrivere" è il commento del consigliere pentastellato Ceraudo che ha espresso perplessità sull'iter

Qual è il punto della situazione sul tunnel subportuale di Genova, soprattutto dopo il parere espresso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici? A chiederlo in consiglio comunale è Fabio Ceraudo (M5s) mentre la giunta si è difesa dicendo che non c'è stata alcuna bocciatura, quanto piuttosto osservazioni che verranno recepite nelle fasi successive del progetto.

"Stiamo parlando - dice Ceraudo - di un tunnel di più di 4 km che collegherà viale Brigate Partigiane con lungomare Canepa, passando sotto Carignano, sotto il porto e riemergendo ai piedi della Lanterna. È un'opera compensativa a cura di Aspi, anche se nulla potrà mai compensare la tragedia del crollo del ponte Morandi. La scelta del tunnel è stata fatta unicamente dal sindaco senza condividere nulla con la cittadinanza. Comunque, visto che ancora oggi siamo ostaggi di Autostrade, chiedo come mai il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha bocciato quest'opera, e come mai questo fatto non è stato comunicato".

Nessuna bocciatura, riferisce la giunta: "Quando si presentano i progetti - spiega l'assessore alla Mobilità Matteo Campora - gli enti sovracomunali possono fare osservazioni. In questo caso sono arrivate osservazioni che verranno recepite nell'iter progettuale, nessun rigetto. La storia del tunnel sub portuale parte da lontano, esattamente dal 2002, e nasce dall’esigenza di sostituire la sopraelevata con un’infrastruttura che passi sotto lo specchio acqueo del porto. Un’esigenza percepita e condivisa da tutte le amministrazioni che si sono succedute, e anche noi siamo convinti che il tunnel sub portuale sia un’opera prioritaria per la nostra città. Un’opera importante, anche se complessa, che va avanti e verrà costruita da Aspi".

Ceraudo però insiste: "Nessuno mette in dubbio l'utilità dell'opera, ma vogliamo vederci chiaro: è importante anche la questione dei costi, perché Aspi coprirà solo parte delle cifre. Sappiamo che si dovrebbe partire a maggio, vedremo, non ci risulta che siano pervenute solo semplici osservazioni dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, bensì che il progetto sia un buona parte da riscrivere".

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